QUATTRO medici riminesi indagati per la morte di una 78enne, deceduta nella Rsa di Cattolica, in seguito alle complicanze di un’infezione. Oggi l’udienza davanti al Gip di Rimini, Vinicio Cantarini, che ha rinviato per vizio di notifiche al prossimo 16 marzo quando si deciderà sui rinvii a giudizio dei 4 professionisti dell’Ausl riminese, 3 professionisti di Riccione e uno di Cattolica. La lunga e dolorosa vicenda iniziò nel 2011 quando la donna, operata per protesi all’anca e frattura del collo del femore, morì dopo un mese e 13 giorni di agonia causata da una ferita infetta, secondo la perizia di parte, una sepsi contratta in struttura sanitaria. L’indagine per colpa medica partì subito dopo il decesso, in seguito alla denuncia – querela presentata da due delle 3 figlie dell’anziana donna, rappresentate dagli avvocati Massimiliano Cornacchia e Gilberto Gianni. Solo tre anni dopo il decesso della donna, in un’udienza preliminare davanti al gip del Tribunale di Rimini, Sonia Pasini, nel dicembre del 2014 si arrivò alla definizione dell’indagine. Il gip, in quell’occasione esprimendosi contro la Procura di Rimini che aveva chiesto l’archiviazione, decise che sussistevano elementi validi per sostenere in giudizio l’accusa per almeno due medici, e rimandò tutto al pm invitandolo inoltre ad individuare gli altri due che ebbero in cura la paziente.
Resto del Carlino