Rimini. Arlotti “Pressioni per bloccare la legge che limita lo strapotere dei portali”

pd partito democratico«CI SONO segnali di pressioni, in vista del voto al Senato, sul mio emendamento già approvato alla Camera che consente agli hotel di fare prezzi più bassi rispetto a quelli online dei siti di intermediazione. Se venisse stravolto lo riproporrò di nuovo alla Camera». La denuncia è di Tiziano Arlotti, parlamentare Pd che quasi all’unanimità (4 soli voti contrari) in ottobre ha portato all’approvazione alla Camera del provvedimento, nel ddl concorrenza. «Col quale – spiega – come in Francia e in Germania, si dichiarano nulle le clausole che obbligano gli albergatori a non praticare alla clientela prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa attraverso intermediari terzi, anche online». «Del resto – osserva Arlotti – questi portali risiedono tutti oltreoceano. Non li biasimo: se non hai portali robusti sul territorio, quelli entrano, come accadde anni fa con i grossi tour operator tedeschi, che portarono via milioni di vacanzieri alla Riviera spostandoli in Spagna e Grecia, dove avevano loro catene alberghiere». «Io stesso – rivela Arlotti – ho avuto richieste di incontro da parte di alcuni dei responsabili italiani di portali, ma li ho rifiutati. Sto dalla parte dei più deboli, non da quella dei più forti, tantomeno dei prepotenti». Il decreto approvato a Montecitorio indica che gli alberghi potranno vendere sui propri siti le camera a un prezzo inferiore rispetto a quello esposto, per la stessa camera, sui siti di intermediazione. L’emendamento dichiara «nullo ogni patto col quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale… termini che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa tramite terzi, indipendentemente dalla legge regolatrice del contratto».

Resto del Carlino