Rimini. Armato di accetta e coltello: agenti si fingono senzatetto e lo arrestano alla Caritas

arresto 2POLIZIOTTI si fingono barboni per arrestare il ricercato. L’hanno scovato infatti alla Caritas, dove era arrivato per mangiare: nascosti addosso aveva un’accetta e un coltello. In manette è finito un 28enne nigeriano che nonostante avesse il divieto di dimora nella provincia di Rimini, se ne andava in giro indifferente alle disposizioni del giudice e armato a dovere.
LE MANETTE sono scattate l’altra mattina. Era da un po’ che gli investigatori si erano messi sulle tracce del giovane. Il Tribunale di Rimini aveva infatti emesso nei suoi confronti una misura cautelare in carcere, per la violazione al divieto di dimora imposto dal giudice. Al suo attivo, il nigeriano ha diversi precedenti, per reati contro il patrimonio, la persona e per resistenza. L’ultimo episodio di cui si è reso responsabile, risale al 9 luglio scorso, quando ha preso a calci e a pugni i carabinieri che gli avevano solo chiesto i documenti. Lì era scattato il divieto di dimora nella nostra provincia, ma le forze dell’ordine erano venute ben presto a conoscenza che il 28enne era ancora in circolazione. A quel punto il giudice ha deciso di arrestarlo, ma il più era riuscire a rintracciarlo, non avendo un indirizzo dove andarlo a prendere.
GLI AGENTI delle Volanti hanno quindi cominciato a controllare i luoghi frequentati da pregiudicati e stranieri senza fissa dimora. Poi qualche giorno fa, gli investigatori hanno avuto l’informazione che poteva trovarsi alla Caritas, dove qualcuno l’aveva visto mangiare. Andava e veniva come tanti altri, ma se avesse visto qualcuno in divisa, sicuramente avrebbe fatto dietrofront prima che potessero bloccarlo. Così i poliziotti hanno deciso di travestirsi da senzatetto e frequentare quotianamente il centro nelle ore del pranzo e della cena, sperando che prima o poi il ricercato si facesse vivo. La loro pazienza è stata premiata perchè l’altra mattina il nigeriano è arrivato e si è avviato alla mensa. Non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo: tre poliziotti l’hanno immobilizzato e gli hanno infilato le manette. Anche perchè gli agenti avevano notato subito qul grosso manico di legno che spuntava dalla sua tasca. Si trattava di un’accetta, una mannaia di 30 cm che si portava dietro insieme a un coltello a serramanico con la lama lunga 17. Ora il nigeriano dovrà rispondere anche di questo.