Sono ben 352 i profughi ospitati attualmente, metà nel comune di Rimini, più una decina in arrivo a stretto giro di posta. Si tratta di persone arrivate in Italia con i famigerati ‘viaggi della speranza’, gli sbarchi con improbabili barconi che – quando non affondano – portano nel Belpaese continue ondate di rifiugiati. Il numero di cittadini stranieri che chiedono protezione internazionale – ammettono dalla stessa prefettura – salvo inversioni di tendenza è inesorabilmente destinato a crescere. Per questo la stessa prefettura di Rimini, come altre in tutt’Italia, vara un bando da quasi 1,7 milioni per gestire gli stranieri (ciascuno costa sui 35 euro al giorno).
«GLI ormai costanti arrivi di persone destinate a questa provincia – scrive la prefettura – hanno indotto l’ufficio territoriale del Governo a emettere un bando per il servizio di temporanea accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale». Il bando è di venti pagine, visibile in versione integrale sul sito dell’ufficio territoriale del Governo www.prefettura.it/rimini/ (sezione bandi). L’importo complessivo a base gara di 1.680.000 euro. La scadenza delle offerte è fissata a venerdì 31 luglio. Alla gara possono partecipare associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici, enti pubblici e del privato-sociale purché – specifica la prefettura – abbiano sede legale nella provincia di Rimini o in quelle confinanti. E abbiano tra i propri fini sociali i compiti di assistenza che vengono richiesti per i profughi. «E’ anche consentito il subappalto – recita il bando – limitato però ai servizi di pulizia e a quelli di fornitura pasti, con esclusione della loro distribuzione».
IL SERVIZIO richiesto comprende vitto e alloggio, la gestione amministrativa degli ospiti, l’assistenza alla persona compresa la mediazione linguistica, l’informazione sulle leggi italiane ed europee, il primo orientamento e assistenza alla richiesta di protezione internazionale. Poi l’assistenza sanitaria fornita dalle Ausl locali, il servizio di pulizia e igiene ambientale, la raccolta rifiuti, la lavanderia, la fornitura di biancheria e abbigliamento «adeguato alla stagione», prodotti per l’igiene, il cosiddetto ‘pocket money’ di 2,50 euro al giorno da consegnare a ogni profugo, con una tessera telefonica da 15 euro all’arrivo. (…)
«GLI ormai costanti arrivi di persone destinate a questa provincia – scrive la prefettura – hanno indotto l’ufficio territoriale del Governo a emettere un bando per il servizio di temporanea accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale». Il bando è di venti pagine, visibile in versione integrale sul sito dell’ufficio territoriale del Governo www.prefettura.it/rimini/ (sezione bandi). L’importo complessivo a base gara di 1.680.000 euro. La scadenza delle offerte è fissata a venerdì 31 luglio. Alla gara possono partecipare associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici, enti pubblici e del privato-sociale purché – specifica la prefettura – abbiano sede legale nella provincia di Rimini o in quelle confinanti. E abbiano tra i propri fini sociali i compiti di assistenza che vengono richiesti per i profughi. «E’ anche consentito il subappalto – recita il bando – limitato però ai servizi di pulizia e a quelli di fornitura pasti, con esclusione della loro distribuzione».
IL SERVIZIO richiesto comprende vitto e alloggio, la gestione amministrativa degli ospiti, l’assistenza alla persona compresa la mediazione linguistica, l’informazione sulle leggi italiane ed europee, il primo orientamento e assistenza alla richiesta di protezione internazionale. Poi l’assistenza sanitaria fornita dalle Ausl locali, il servizio di pulizia e igiene ambientale, la raccolta rifiuti, la lavanderia, la fornitura di biancheria e abbigliamento «adeguato alla stagione», prodotti per l’igiene, il cosiddetto ‘pocket money’ di 2,50 euro al giorno da consegnare a ogni profugo, con una tessera telefonica da 15 euro all’arrivo. (…)
Il Resto del Carlino