LE RETTE degli asili nido di Rimini? Secondo le stime dell’associazione ‘Cittadinanzattiva’ sono tra le più care in Emilia Romagna. Anzi: con una spesa media calcolata in 366 euro mensili per bambino, le rette di Rimini sarebbero seconde in regione solo a quelle applicate nella città di Forlì (410 euro al mese). Non solo: da un anno all’altro il costo per le famiglie dei nidi comunali di Rimini sarebbe l’unico a essere aumentato nella nostra regione, con un incremento (tra il 2013-’14 e il 2014-’15) dell’1,1%, a differenza degli altri capoluoghi in cui le rette sono diminuite invece mediamente dell’1,2%.
«MA I DATI di ‘Cittadinanzattiva’ non sono corretti», replica subito stizzito il Comune di Rimini. E da palazzo Garampi snocciolano subito quelli che, «bilancio alla mano – spiegano gli uffici del vice sindaco e assessore alla Scuola Gloria Lisi (nella foto) – sono i costi reali delle famiglie che mandano i figli nei nidi comunali». Secondo l’amministrazione gli incassi dalle rette dei nidi comunali nell’anno scolastico 2014-’15 sono stati pari a 950.134 euro, «con un costo medio annuo, per ogni bambino, di 1.820 euro». Questo significa, continua l’amministrazione, che «per ogni bambino iscritto al nido la retta mensile è stata di appena 191 euro, ovvero la metà di quanto calcolato da ‘Cittadinanzattiva’». Ma come si ricava allora la retta di 366 euro stimata da ‘Cittadinanzattiva? Prendendo in esame una particolare categoria di famiglie, quelle con reddito annuo complessivo di 44.200 euro e indicatore Isee di 19.900 euro. «Ma la tipologia presa in esame da ‘Cittadinanzattiva’ riguarda solo la minoranza delle famiglie riminesi che mandano i figli al nido: stiamo parlando appena di un 20%». E anche considerando questa particolare fascia, secondo gli uffici, il conto fatto da ‘Cittadinanzattiva’ non torna. Infatti anche in questo caso «la retta media è di 311 euro», contro i 366 euro stimati dall’associazione.
LE CONTESTAZIONI non si fermano alle rette. Nella sua indagine ‘Cittadinanzattiva’ prende in considerazione pure le liste d’attesa, mettendo in luce come a Rimini la percentuale di esclusi sia la più alta in regione: di fronte ai 522 posti disponibili, il 41% delle richieste non viene accolto. Anche qui, secondo il Comune, i conti non tornano: «I bambini rimasti esclusi dal nido, alla fine dell’anno scolastico 2014-’15, risultavano solo 26, mentre l’anno precedente ammontavano a 119».
Fonte: RESTO DEL CARLINO