Broker assicurativi che si intascano i soldi dei clienti ma non versano il dovuto. Risultato, gli automobilisti credono di essere ‘coperti’ in realtà non lo sono e oltre a un super multa rischiano anche il sequestro del mezzo.
Ed è quello che è accaduto a un camionista, fermato lunedì scorso da una pattuglia della Polizia stradale di Rimini, nel corso di un controllo di routine sul trasporto delle merci. Quando gli agenti hanno chiesto al conducente, un tunisino regolarmente residente in Italia, di esibire l’assicurazione, lui ha mostrato tranquillamente il tagliando in questione. Un polizza in originale apparentemente valida, ma quando i poliziotti sono andati ad approfondire presso la compagnia madre (tramite il codiddetto servizio antifrode), hanno scoperto che il premio assicurativo non era mai stato versato dal broker e quindi l’assicurazione, suppur materialmente emessa, di fatto non era mai stata attivata e quindi non era legalmente valida. L’autoarticolato è stato quindi sottoposto a sequestro e rimarrà sotto sigilli, fino a quando non verrà pagata la polizza.
non è la prima volta che la Polizia stradale si trova di fronte a un caso simile. Anzi, sembra che negli ultimi tempi frodi del genere si stiano moltiplicando. Un fenomeno che ha già riguardato parecchi automilisti della provincia che nonostante abbiano regolarmente pagato la polizza e ritirato la certificazione, hanno scoperto che il broker assicurativo non aveva mai girato quei soldi alla casa madre per cui lavorava. Proprio di recente, alcune compagnie assicurative si erano lamentate del fatto che a fronte di un parco veicoli circolanti in Italia, i contratti assicurativi fossero di gran lunga inferiori. Trascorso il periodo di validità dell’assicurazione, hanno scoperto gli investigatori, i broker ‘infedeli’ intascano i soldi senza la compagnia sappia nulla. La Stradale invita quindi i conducenti a contattare la sede centrale dell’assicurazione per accertare se il veicolo è o meno coperto. Il Resto del Carlino
