Rimini. Associazione Marinai di Salvataggio della provincia di Rimini, nota su recenti dichiarazioni pubbliche

L’Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini, in qualità di organo  rappresentativo degli Assistenti Bagnanti di Salvataggio, intende precisare, a seguito delle recenti dichiarazioni pubbliche a mezzo stampa da parte del sig. Vanni, titolare di una delle tante concessioni demaniali scadute già il 31 Dicembre del 2023, che le figure  professionali abilitate e competenti in ambito di Salvaguardia della Vita in Mare e in  spiaggia all’interno degli specchi di mare antistanti gli stabilimenti balneari entro 300 m.  dalla costa sono gli Assistenti Bagnanti, assunti dagli stessi stabilimenti balneari, quindi a rigor di logica vanno sempre consultati prima di prendere decisioni affrettate e prima di  lamentare giudizi nei confronti delle decisioni da parte delle Autorità Marittime Militari. 

La figura professionale dell’Assistente Bagnanti si occupa dell’espletamento di più  mansioni contemporaneamente durante le 8 ore di Servizio giornaliere, ovvero  monitoraggio in mare e battigia, soccorso e recupero pericolanti in mare e in spiaggia ed  eventuale rianimazione cardiopolmonare mediante l’utilizzo del defibrillatore  semiautomatico (DAE) e l’ossigeno medicale, in coordinamento con il 118. 

Tale specializzazione comporta notevole impegno dal punto di vista della formazione,  dell’aggiornamento periodico, nonché quello delle responsabilità dei Soccorritori stessi in  ambito civile, penale e morale. 

La salvaguardia della vita rappresenta una priorità assoluta rispetto agli interessi di lucro  commerciale degli stabilimenti balneari, quindi le considerazioni di protesta del sig. Vanni  si considera siano del tutto fuori luogo. 

Va precisato che i dati riferibili al costo di €. 1.200 per una settimana di Servizio di  Salvataggio sono dati inesatti e imprecisi, attribuibili infatti al Servizio di Salvataggio per  circa 2 – 3 stabilimenti balneari, che corrispondono a circa 300/400 €. a carico di ciascun  stabilimento. 

Ciò mette in evidenza che la figuraccia nei confronti del turismo la stanno facendo le  aziende balneari stesse e i Comuni costieri, perché il Servizio di Salvataggio è un Servizio  Pubblico Essenziale e va normato dalle amministrazioni pubbliche, affinché vi sia  uniformità del Servizio su tutta la costa provinciale.

La vita non ha un prezzo” ma piuttosto un valore inestimabile e per queste irrisorie cifre  non si dovrebbe meritare neppure udienza, poiché si cade pubblicamente nel grottesco e  nel ridicolo. 

Si considera quindi che il Comando della Capitaneria di Porto di Ravenna, in qualità di  istituzione preposta alla sicurezza e in concordanza con tutti gli altri Comandi della costa  regionale, abbia effettuato le giuste considerazioni nell’emanare l’integrazione  all’Ordinanza Balneare 2024, la quale prevede che se gli stabilimenti balneari affittano  attrezzature (ombrelloni, lettini, docce, ecc.) debbano fornire un servizio completo al  bagnante con Servizio di Salvataggio integralmente attivo, che però va reso uniforme su  tutta la costa provinciale, evitando così il risultato di un Servizio Pubblico Essenziale a  macchia di leopardo per motivi inaccettabili. 

L’eventuale legge che potrebbe prevedere per le prossime stagioni estive la futura  assunzione di Assistenti Bagnanti esclusivamente fino all’età anagrafica massima di 35  anni rappresenta invece un pericolo per la qualità del Servizio di Salvamento, poiché i più  esperti sono gli unici veri formatori “sul campo” per i giovani neo-brevettati, i quali  necessitano di immediato e continuo affiancamento pratico nell’espletamento delle proprie  mansioni e ciò non va sottovalutato. 

Inoltre ciò rappresenterebbe un vero e proprio attacco discriminatorio e minatorio al  bilancio di tante famiglie che basano il proprio bilancio annuale anche su questa figura  professionale. 

Se gli stabilimenti balneari intendono rimanere ricettivi è quindi opportuno che sia anche  attivo il rispettivo Servizio Pubblico Essenziale di Salvataggio ed è prioritario approntare  immediatamente un protocollo di intesa con i Comuni costieri affinché le decisioni in merito alle emanazioni delle ordinanze balneari comunali siano prese in accordo con le istanze  tecniche dei Marinai di Salvataggio Assistenti Bagnanti titolati nel campo della sicurezza in mare 

Servizio Salvamento servizio pubblico.. 

Era ed è la soluzione che non applicata sta mettendo in ginocchio il sistema turismo di  Settembre/Ottobre e Aprile /Maggio.  

I Comuni che si sono espressi per continuare a dare la possibilità ai balneari di tener  aperti gli stabilimenti senza salvataggio non onorano così il loro mandato di essere a  difesa dell’interesse collettivo dei cittadini e dei turisti ( la salvaguardia vita in mare ) e  potrebbero invece lavorare da subito su soluzioni competenti già sottoposte alla loro  attenzione e calibrate sulle necessità di sicurezza per i turisti e residenti.