I fatti risalgono ad otto anni fa quando Giorgio Murra era stato denunciato dal padre di un dipendente della banca. Ieri il tribunale ha deciso l’assoluzione per l’ex direttore generale della Banca di Rimini, per non aver commesso il fatto. L’anziano aveva ottenuto, grazie al figlio, un finanziamento da 1 milione di euro da investire nella costruzione di alcune villette, che in realtà non sono mai sorte. La Banca, in seguito, aveva chiesto il rientro del credito, mandato a casa dell’uomo alcuni funzionari e fatto partire il recupero coattivo delle somme. L’anziano aveva presentato denuncia dicendo che il riconoscimento della firma gli era stato estorto e che la firma era stata falsificata per avere il milione. Da qui la complessa inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, che aveva coinvolto anche Murra.
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