Rimini. Attenzione alta: il consumo di suolo è spesso sinonimo di esondazioni e frane. Rimini maglia nera

Il territorio riminese ha subito un forte impatto dell’uomo, consumando il 12,4% dell’intera superficie provinciale, pari a 11.416 ettari, in soli 21 anni. Uno studio condotto dall’Istituto ricerche economiche e sociali (Ires) rivela che la provincia di Rimini è la meno rispettosa dell’ambiente in Emilia Romagna, seguita da Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Forlì-Cesena. Nonostante la legge regionale imponga come priorità la riduzione del consumo di suolo fino al saldo zero entro il 2050, il territorio consumato continua ad aumentare. Nel 2021 si sono persi altri 661,2 ettari, aumentando dello 0,33% il suolo cementificato.

Il consumo di suolo è spesso sinonimo di esondazioni e frane. La Provincia di Rimini è al primo posto in regione con il 24,9% di suolo cementificato in aree ad elevata pericolosità idraulica, seguita da Forlì-Cesena e Ravenna. Inoltre, la Riviera è alla pari con le altre province a livello di rischio frane, tranne per Reggio Emilia che col 16,45% di suolo consumato in aree a media pericolosità franosa e 3,61% su aree ad elevata pericolosità franosa, si aggiudica il primo posto.

La cementificazione delle aree urbane e industriali rende l’ambiente meno sicuro. Le aree verdi scompaiono e le opere di urbanizzazione e industrializzazione crescono, diminuendo la sicurezza ambientale. Infatti, i fossi e i torrenti spesso vengono abbandonati a se stessi e, in caso di esondazione, causano danni notevoli al territorio.

Analizzando il dato provinciale di suolo consumato per singoli comuni, emergono le aree costiere come le più cementificate. Rimini, Riccione e Cattolica sono i comuni con la maggiore superficie mangiata dal cemento. La copertura di suolo causa rischi di straripamento fiumi, fossi e torrenti, soprattutto a Rimini che detiene il record di aree a media e alta pericolosità idraulica. Sant’Agata Feltria e Pennabilli sono i comuni con maggiori rischi di frane.

In conclusione, è necessario adottare politiche volte alla riduzione del consumo di suolo, per garantire un ambiente più sicuro e sano per le generazioni future. È importante preservare le aree verdi e prestare la dovuta attenzione ai fossi e ai torrenti per prevenire ulteriori danni al territorio.