Nella mattinata di ieri le volanti della Questura di Rimini sono intervenute in piazzale Boscovich in quanto era stata segnalata una persona straniera che aveva subito il furto del proprio zaino e, cercando di fare resistenza, era stata malmenata dai ladri (sempre ragazzi stranieri) con un bastone.
I poliziotti, immediatamente intervenuti sul posto, grazie alla descrizione fornita dalla parte lesa, riuscivano ad individuare in zona alcuni giovani somiglianti ai descritti e, dal controllo personale nei confronti di uno di questi, un 23enne di origine indiana residente nella provincia di Arezzo, veniva rinvenuto dagli operatori di polizia lo zaino del denunciante (un ragazzo tunisino di 29 anni).
Accompagnato presso gli Uffici della Questura di Rimini, il giovane veniva sottoposto ai previsti rilievi che consentivano di appurare che l’autore del reato aveva anche in atto un provvedimento di rintraccio perché indagato per altro furto commesso in Toscana e per essere inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.
Al termine degli accertamenti lo stesso veniva tratto in arresto per il reato di rapina impropria in concorso, nonché indagato per inottemperanza all’ordine del Questore di lasciare il territorio dello Stato entro il termine previsto.
Il predetto sarà giudicato nella mattinata odierna con rito direttissimo.
Inoltre, nel pomeriggio di ieri le volanti della Questura di Rimini, unitamente agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine aggregati per il periodo estivo, sono intervenute in località Miramare in quanto erano state segnalate delle persone straniere sospettate di essere gli autori di furti perpetrati in spiaggia i giorni scorsi.
Durante l’attività di controllo gli operatori di polizia identificavano tre ragazzi di origine nordafricana che, privi di documenti, venivano sottoposti al controllo presso il “Sistema Automatizzato di Identificazione” della Polizia di Stato per verificarne le esatte generalità.
Dall’accertamento emergeva che uno dei tre fermati, un 28enne di origine marocchina, non in regola con le norme sul soggiorno nel territorio dello Stato e con numerosi precedenti di polizia, risultava aver fornito false generalità (completamente diverse da quelle vere) per nascondere il fatto di essere già stato colpito dal decreto di espulsione dal territorio nazionale, con ordine del Questore di Brescia.
Per questi motivi il predetto veniva tratto in arresto dagli operatori di polizia per il reato di false attestazioni o dichiarazioni a un pubblico ufficiale sull’identità personale.
Lo stesso, è stato indagato anche per l’inottemperanza all’ordine del Questore di Brescia di abbandonare il territorio dello Stato entro il termine previsto.
Il predetto sarà giudicato nella mattinata odierna con rito direttissimo.