Rimini avrà il suo Acquafan in mare. La Soprintendenza dice si

parco-acquatico-gonfiabileLa Soprintendenza ‘gonfia’ l’estate riminese. Manca ancora il parere scritto, ma alla fine la Soprintendenza si è decisa: darà il via libera ai parchi giochi gonfiabili in mare, proposti da alcuni gruppi di bagnini riminesi. «Siamo in fase di autorizzazione – conferma l’architetto Vincenzo Napoli, funzionario dell’ente per la tutela del paesaggio di Ravenna – Si è deciso, dopo un confronto con gli operatori, le associazioni dei balneari e l’amministrazione, di concedere un permesso provvisorio per queste strutture, per tutta la stagione 2016». Poi, per l’anno prossimo, se ne riparlerà.
Nel dare il benestare, la Soprintendenza detterà ai bagnini indicazioni precise su come dovranno presentarsi i parchi galleggianti in mare. «Andranno posizionati – spiega Napoli – a una distanza di almeno 100 o 150 metri dalla battigia. Dovranno avere colorazioni tenui (vietate le tinte fluo) e simili a quelle della spiaggia e del mare». E ancora: «Le altezze dei vari scivoli non dovranno superare certi limiti (circa 3 metri)». Ma alla fine i parchi si faranno, nonostante il parere negativo della commissione per la qualità architettonica e del paesaggio. Il ‘no’ pronunciato la scorsa settimana dalla commissione – formata da docenti universitari, architetti, ingegneri, geometri – aveva fatto tremare i vari operatori impegnati nei progetti. Il Comune di Rimini ha spinto perché si andasse avanti e la Soprintendenza si è decisa a dire ‘sì’. L’autorizzazione arriverà a giorni. «Trattandosi di strutture completamente nuove sul nostro litorale – continua Napoli – abbiamo deciso di autorizzarle in via del tutto sperimentale. Abbiamo già pensato di commissionare ad alcuni tecnici uno studio ad hoc sull’impatto ambientale e soprattutto visivo dei parchi, per fare poi a fine estate tutte le valutazioni del caso».
Non tutti i parchi avranno il via libera. Uno dei tre progetti presentati è destinato a restare al palo: si tratta del parco giochi al largo dei bagni Libra (dal 63 al 65). «Abbiamo ritenuto opportuno evitare la concentrazione delle strutture, per ridurre l’impatto visivo – spiega a riguardo Napoli – I parchi devono essere collocati a una distanza minima, l’uno dall’altro, di tre km». Sì dunque solo al maxi parco che sorgerà al largo dei bagni tra il 55 e il 58, e a quello a Miramare nel tratto di mare tra gli stabilimenti 142 e 145. Sulle distanze la Soprintendenza non farà sconti, nonostante il Comune abbia chiesto di ridurre la distanza minima a un chilometro.
«La Soprintendenza non è sempre quella che dice no – conclude Napoli – ma ci aspettiamo dai bagnini maggiore collaborazione per mantenere la spiaggia decorosa e fruibile anche nei mesi invernali. Questo significa: sgomberare gli stabilimenti dalle attrezzature, e non ammassarli sull’arenile come spesso notiamo; usare paraventi decorosi e non lamiere e materiale di scarto; lasciare sempre il libero accesso alla spiaggia. A Cattolica invece spesso e volentieri in inverno molti bagnini chiudono la spiaggia completamente: questo non deve più accadere». Il Resto del Carlino