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  • Rimini. Baglioni candidato sindaco, pressing da Roma. Intanto il poliziotto prende tempo

    rimini-Arco-di-AugustoNon è stata una giornata facile quella di ieri per Luciano Baglioni. E per un giorno, più delle sirene delle volanti della Squadra Mobile di Rimini (di cui è il vice capo), il poliziotto che ha incastrato la Uno Bianca ha avuto a che fare con le sirene della politica. Degli avversari degli altri partiti, a cui è venuto un colpo quando hanno appreso ieri che alcuni militanti del Movimento 5 stelle hanno chiesto di candidarsi da sindaco a Rimini. E degli stessi grillini. O meglio quelli del gruppo «storico» composto da eletti e attivisti, che hanno deciso di candidare l’avvocato Davide Grassi, e vedono come il fumo negli occhi la lista alternativa alla loro, che ha chiesto a Baglioni di candidarsi.
    Il poliziotto per il momento non intende commentare. La proposta gli è arrivata da tempo, la sta ancora valutando e, con alcuni con cui si è confidato, si è detto lusingato dall’offerta arrivata dal Movimento 5 stelle. Alcuni colleghi della Questura già sapevano da tempo della proposta fattagli dalla lista a cui stanno lavorando, tra gli altri, l’ex moglie di Beppe Grillo, Sonia Toni, e l’ex assessore Massimo Lugaresi. Non è stata la Toni a chiedere a Baglioni la disponibilità a candidarsi, ma ha subito condiviso il suo nome. Adesso il pallino è in mano a lui, tocca al poliziotto decidere. Ma la giornata di ieri, dopo la notizia anticipata su queste pagine, ha reso molto più complicata la scelta. Baglioni ha ricevuto tantissimi telefonate, anche da Roma. Da parte di funzionari del ministero, che volevano capire come intende muoversi. Ecco, il punto è solo questo. E per il momento, non è facile capire se Baglioni accetterà la candidatura. Anche se l’idea di correre per palazzo Garampi l’ha tentato, non è affatto da escludere che il vice capo della Mobile dica di no. (…) Il Resto del Carlino