Rimini. Bancarotta Valleverde: condanna per Armando Arcangeli

Si è chiuso con la condanna del fondatore della Valleverde, Armando Arcangeli, il processo che vedeva il patron del famoso calzaturificio imputato di bancarotta fraudolenta. Ritenuto colpevole anche un manager dell’azienda, all’epoca direttore generale e poi liquidatore della società, ma solo per una delle due ipotesi di reato contestategli e sempre inerente alla bancarotta della Spes (il nuovo nome della Valleverde S.p.A.). Per Arcangeli, attualmente 78enne, i giudici hanno deciso per una condanna di 4 anni e 6 mesi ritenendolo colpevole dei reati di bancarotta fraudolenta, distrattiva e preferenziale e per alcuni reati fiscali, mentre per l’ex direttore generale 3 anni e 10 mesi ma solo per una delle due ipotesi di reato contestategli e sempre inerente alla bancarotta. All’epoca l’imprenditore e altre 5 persone finirono agli arresti domiciliari con sequestri preventivi per 19 milioni di euro tra Rimini e la Repubblica di San Marino ma anche a Milano, Brescia e Mantova.