Rimini. Baudo a Sampa ricorda Muccioli

pippo_0SONO PASSATI vent’anni dalla sua morte, ma il ricordo di Vincenzo Muccioli a San Patrignano è ancora più vivo e forte che mai. E per celebrare l’anniversario del fondatore della comunità (morto il 19 settembre del 1995), Sanpa ha deciso di organizzare per domani un grande evento in suo onore.
UNA GIORNATA in cui saranno ripercorsi la figura di Muccioli e il cammino di San Patrignano fin dai suoi primi passi. Per l’evento, che si terrà presso l’auditorium della comunità, è stato scelto l’evocativo titolo Una storia senza fine: un’ora e mezza di racconti e ricordi di chi lo conobbe direttamente, a iniziare da Pippo Baudo che sarà conduttore d’eccezione della serata. Proprio al celebre presentatore della tivù sarà affidato il compito di intervistare i ragazzi e gli altri ospiti che prenderanno la parola per rendere omaggio a Muccioli. Un incontro voluto per raccontare la trasformazione in realtà del sogno iniziale di Vincenzo, con una comunità che ancora oggi cammina sui suoi passi.
L’EVENTO di domani (che partirà alle 18) sarà anche l’occasione per presentare Allora è vero che si può, la nuova canzone di San Patrignano, scritta, musicata e cantata da Stefano Bianchi assieme ai ‘SanpaSingers’, il coro della Comunità. Un brano che parla di rinascita e di passioni, che potrà essere acquistabile a Spaccio, lo store della comunità, e on line attraverso il sito sanpatrignano.org.
MA L’OMAGGIO al fondatore di Sanpa non si fermerà qui. Sabato alle 15 si terrà la tradizionale messa in ricordo di Vincenzo, officiata da don Fiorenzo, parroco di San Patrignano. A entrambi i momenti parteciperanno, oltre ai ragazzi della comunità, le tante persone che vi collaborano attraverso le varie associazioni presenti su tutto il territorio italiano. Saranno due appuntamenti molto forti e sentiti, per tutti coloro che ancora oggi gravitano intorno alla comunità, e soprattutto per chi è stato ospite in passato a San Patrignano e ha conosciuto personalmente Muccioli.
ALLA due giorni in ricordo del fondatore di Sanpa non ci saranno né Antonietta Cappelli, vedova di Vincenzo, né il figlio maggiore Andrea, per anni responsabile di San Patrignano. I rapporti tesi tra la comunità e i familiari hanno consigliato i vertici di Sanpa di non invitarli. E loro, probabilmente, non avrebbero accettato, vista come sono andate le cose. Un legame che si è spezzato in maniera definitiva quando Antonietta, nel marzo del 2013, ha deciso di riesumare la salma del marito e di trasferirla dal cimitero di Sanpa a quello di Rimini.

FONTE: RESTO DEL CARLINO