QUELLA dei furti di biciclette è una vera e propria industria. Sono molte le bande che operano sul nostro territorio, ognuna lavora per sè, ma tutte hanno quasi sempre un unico mercato: l’Est Europeo, soprattutto la Bielorussia e la Romania. «I trafficanti di bici rubate non tengono il bottino per molto – spiega un investigatore – di solito hanno un deposito, un garage dove ammucchiano quelle degli ultimi colpi. Poi le caricano e le spediscono fuori dall’Italia». E’ una vera e propria strage, perchè non solo prendono di mira le dueruote parcheggiate in strada o all’interno dei garage. Ma spesso, come negli ultimi tempi, prendono di mira le rivendite, e lì fanno bottini consistenti, come quello messo insieme l’altra notte in via Flaminia. «L’unico modo è quello di prenderli con le mani nel sacco, nel momento in cui stanno facendo il colpo. Diversamente è molto difficile». A meno che, come è accaduto in qualche occasione, gli investigatori non riescano a individuare il deposito in tempo.
Resto del Carlino