«NON SI TRATTA così una ragazzina di 13 anni, come se fosse una ladra. Io quella multa non la pagherò. Non se lo meritano dopo quello che i controllori di Start hanno fatto a mia figlia». Al già ampio libro delle proteste contro i controllori-sceriffi di Start Romagna, si aggiunge un altro capitolo che la dice lunga sui metodi poco ortodossi impiegati da molti degli ispettori dei bus. Giovedì infatti una ragazzina di Villa Verucchio che stava tornando a casa da scuola (frequenta un istituto a Riccione) è stata fermata dai controllori mentre si trovava sul bus della linea 124. «Il biglietto di mia figlia, che aveva un titolo di viaggio valido 7 giorni dalla convalida, al momento del controllo è risultato scaduto per dieci minuti – premette il padre, Paolo, titolare di un bar a Villa Verucchio – Lei in realtà credeva che il biglietto scadesse a mezzanotte, aveva provato ad acquistarne un altro a bordo, ma purtroppo il bus era pieno di persone (era l’ora di uscita dalle scuole) e così non ce l’ha fatta». Nonostante la ragazza abbia cercato di spiegare in tutti i modi che non voleva affatto fare la furba, «i controllori sono stati molto aggressivi con lei tanto che a casa è scoppiata in lacrime. È stata trattata come una ladra. Una ladra di 13 anni», attacca ancora il padre. Che non intende nemmeno far ricorso contro la sanzione, dell’importo di 65 euro (se pagata subito, entro 5 giorni). «Non intendo dare un euro, e nemmeno fare ricorso. Poi vediamo cosa succede…».
DI CASI così se ne contano centinaia negli ultimi mesi, e più volte abbiamo raccontato le umiliazioni e la rabbia di riminesi e turisti per i modi dei controllori dei bus. Ma capita che la loro attività venga sconfessata, quando è evidente che hanno superato ogni limite, anche dalla stessa Start. Lo sa bene Rosalba Corti, multata il 3 novembre perché aveva timbrato al contrario il biglietto appena comprato dall’autista. Dopo la sanzione la Corti ha subito presentato il ricorso agli uffici di Start Romagna, chiedendo di annullare il verbale da 66 euro e 30 centesimi (la multa è di 65, a cui va aggiunto il prezzo del biglietto). «E qualche giorno fa – rivela ora – la Start mi ha scritto dicendo che il mio ricorso era stato accolto e la mia multa archiviata. E’ probabile che abbiano sentito anche la testimonianza dell’autista che quel giorno mi aveva venduto il biglietto, e che aveva seguito tutta la scena».
LE PROTESTE contro gli ispettori dei bus sono all’ordine del giorno, e sia il sindaco di Rimini Gnassi che quello di Riccione Tosi hanno consegnato da tempo alla Start un voluminoso dossier, con varie segnalazioni, chiedendo spiegazioni. Gnassi dovrebbe incontrare i dirigenti della società di trasporti durante le festività. Ma la questione, assicura dal M5s Carla Franchini, arriverà presto anche in consiglio. «Convocherò entro i primi 15 giorni del nuovo anno una commissione ad hoc per parlare delle tariffe e del sistema sanzionatorio di Start».
Resto del Carlino