Per i carabinieri della Compagnia di Rimini, la cosa più difficile dell’inchiesta è stata quella di dover guardare in diretta le immagini della maestra mentre infieriva su quei bimbi di 2-3 anni che piangevano e si facevano la pipì addosso, tanto erano terrorizzati. La tentazione di fare irruzione all’asilo comunale ‘Il delfino’ l’hanno avuta parecchie volte, ma sono stati costretti ad aspettare di mettere insieme le prove sufficienti a inchiodarla. L’epilogo c’è stato ieri mattina, quando i militari sono andati ad arrestare Loredana Pacassoni, 61anni, riminese, insegnante nella sezione ‘Cuccioli’ di via Tommaseo. La maestra, che già nel 2010 era stata denunciata per abuso di mezzi di correzione (c’è il decreto di citazione a giudizio) e sospesa dal servizio, si trova ora agli arresti domiciliari, con l’accusa di maltrattamenti aggravati continuati.
A dare il via all’inchiesta è la denuncia di un’altra maestra che assiste a una scena che le fa accapponare la pelle. Un giorno vede la collega Pacassoni afferrare con violenza un bimbo, trascinarlo lettarlmente su un tavolo e cominciare a picchiarlo sul sedere, alla presenza di tutti gli altri della classe. I piccoli sono traumatizzati, chi comincia a chiamare i genitori, chi piange e chi se la fa addosso. Ma la maestra sa che quello non è un episodio isolato, la condotta aggressiva e violenta della collega nei confronti dei piccoli è sistematica, e decide che non si può continuare a fare finta di niente. L’insegnante avverte il responsabile comunale, Fabio Mazzotti, e contemporaneamente presenta una denuncia in procura contro la Pacassoni. Le indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, partono subito, e dopo le prime conferme decidono che l’unico modo per provare i maltrattamenti è di riempire l’asilo di cimici e telecamere.
Quello che vedono, hanno raccontato ieri, «fa venire i brividi». I piccoli vengono strattonati, trascinati per i grembiulini con lei che urla a un centimetro dalle loro facce. Nelle immagini si vede più volte l’insegnante che solleva di peso il bambino per le braccia e lo sbatte dall’altra parte dell’aula con una ferocia incomprensibile. Gli altri sono immobili, impietriti dalla paura con i lacrimoni che scendono dalle guance. Minacce, intimidazioni e umiliazioni continue per esercitare un controllo di cui, dicono, andava fiera. Nessuna pietà perquei visini attoniti con gli occhietti sbarrati e pieni di lacrime. «Tu non piangere, hai capito? Non piangere» gridava sennò «con te facciamo i conti dopo». Una violenza gratuita che si scatenava senza ragione, anche se solo un piccolino non riusciva a sistemarsi bene i pantaloni o la maglietta. Li picchiava sulle mani, sul sedere e qualche volta anche in testa, tenendoli in costante soggezione psicologica. Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip, Fiorella Casadei, non ha dubbi nel definirla una donna «dalla spiccata pericolosità sociale evidenziata dalla pervicacia della condotta criminosa…».
il video
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/video/maltrattamenti-asilo-maestra-arrestata-1.2086485