Rimini. Bimbo rischia di soffocareper un pezzo di prosciutto Salvato da un volontario Cri nel parcheggio delle Befane

Le-befaneATTIMI di grande apprensione lunedì pomeriggio; i festosi preparativi per il Natale si sarebbero potuti trasformare in tragedia per un bambino riminese e la sua famiglia. Ma un angelo – sotto le spoglie di Alessandro, un giovane di Senigallia ha salvato il bambino di circa 11 anni da una situazione che si stava facendo davvero critica. Un gesto di grande professionalità e di solidarietà da parte del volontario, fresco dell’ultimo corso che si è concluso proprio il 16 dicembre nella città marchigiana. Uscendo da un bar della zona del Centro commerciale Le Befane’ di Rimini, Alessandro (intende mantenere l’anonimato), ha notato nel vicino parcheggio il bambino, che sembrava avere difficoltà respiratorie e la mamma che dava segni di preoccupazione. «MI sono avvicinato e mi sono subito reso conto che qualcosa impediva la normale respirazione, per cui sono immediatamente intervenuto con le appropriate manovre salvavita di disostruzione pediatrica racconta il volontario -. Al quarto colpo intrascapolare il bambino è riuscito a liberarsi della fetta di prosciutto che aveva mangiatoproco prima per merenda, ma che gli era rimasta ancora in gola. Dopo qualche colpo di tosse, la respirazione è ripresa normalmente e la pelle è ritornata al suo colore naturale». L’INTERVENTO è stato talmente rapido che non si è nemmeno fatto in tempo a chiamare il 118. La mamma, per sicurezza, ha comunque accompagnato il bambino al pronto soccorso dell’ospedale di Rimini. Per l’undicenne nessuna conseguenza, a parte il comprensibile spavento. «ANCHE se non ho molta esperienza perché il corso di prima emergenza è stato recente osserva Alessandro sono intervenuto senza pensarci due volte mettendo in atto quello che mi è stato insegnato. Anche io ho avuto un po’ di timore, ma sono contento per il bambino e la sua famiglia. Per lo meno potranno trascorrere un Natale sereno, mettendosi alle spalle questo episodio spiacevole e di grande paura, ma per fortuna senza gravi conseguenze».