«BENTORNATO a Rimini». Peter ridacchia con gli amici, davanti alla sua birra gigante. «Non potevo mancare…», risponde lui, seduto al Rose & Crown mentre si scola una ‘bionda’. L’altra ‘bionda’, la moglie, era con lui a Rimini fino alla settimana scorsa: «Siamo venuti in vacanza qui, poi l’ho riaccompagnata in Inghilterra ed eccomi di nuovo a Rimini, con gli amici, a seguire la nazionale…».
Eh no, non poteva mica mancare Peter. E con lui gli altri tifosi inglesi (poco meno di 3mila) sbarcati tra giovedì e oggi in Riviera per seguire all’Olimpico di Serravalle il match tra i ‘leoni’ di Sua Maestà e la nazionale di San Marino. Sono arrivati alla spicciolata, i tifosi britannici. Molti in aereo (oggi sono attesi diversi voli charter al ‘Fellini’, gli altri sono atterrati a Bologna), qualcuno addirittura in macchina. «Ma non chiamateci hooligans, siamo qui soltanto per bere e divertirci…», assicura Kenny, 50 anni e un fisico che tutto farebbe pensare tranne che a uno facinoroso ultrà inglese. Non per questo la guardia resterà meno alta. Sono 500 gli agenti di polizia a ‘sorvegliarli’ a Rimini e dintorni, e altri 200 uomini schierati a San Marino accoglieranno l’arrivo degli hooligans sul Titano. Qualcuno salirà a San Marino già stamattina (sono state messe a disposizione delle navette), la maggior parte invece arriverà nella Repubblica direttamente per la partita. Qualcuno, subito dopo la gara, ripartirà (in aereo) già questa notte, mentre la maggior parte dei tifosi britannici si fermerà a Rimini fino a domani. «Ci godiamo la città e i suoi pub», sorridono Peter e gli altri. Chiedere per credere a Bounty e a Rose & Crown, dove hanno dovuto fare scorte di birra come nemmeno all’Oktoter fest…
Fonte: IL RESTO DEL CARLINO