Rimini. Blitz all’alba a Villa Ricci: sgomberati gli ‘ospiti’ abusivi

carabinieri4SGOMBERATA villa Ricci. Con un blitz a sorpresa, ieri mattina all’alba i poliziotti della Digos hanno eseguito l’ordinanza di sgombero emessa dal gip, chiesta dal sostitito procuratore, Davide Ercolani. In tutto 14 persone, tra italiani e stranieri, costretti a fare le valigie in tutta fretta e a lasciare le ‘stanze’. Sei attivisti del Paz sono invece indagati per invasione di proprietà altrui e sospetto furto di energia elettrica.
ERANO le 6,30, quando la palazzina di via Ceccarelli è stata ‘circondata’ dagli agenti della questura e dalla Polizia municipale. All’interno stavano dormendo ancora tutti, e non hanno potuto fare altro che aprire le porte alle forze dell’ordine. Di fatto già forzate dai vigili del fuoco che avevano provveduto a rimuovere lucchetti e serrature. Una volta dentro, hanno invitato le persone a vestirsi e a lasciare la struttura senza fare storie. Presi di sorpresa, gli ‘ospiti’ non hanno fatto alcuna resistenza, limitandosi a protestare fra i denti per la ‘cacciata’. A quel punto sono intervenuti gli operatori del Comune che hanno messo la zona in sicurezza, cominciando i lavori per rendere la villetta a prova di invasione. Le condizioni all’interno erano a dir poco discutibili e anche le condizioni igienico sanitarie erano decisamente precarie. Quattordici le persone che sono state trovate all’interno e che a quanto pare vivevano stabilmente a villa Ricci. Oltre a cinque italiani, c’erano tre cittadini del Kenia, uno del Mali, un senegalese, un marocchino, due provenienti della Costa d’Avorio e un nigeriano. Di questi, nove hanno precedenti penali per rapina, furto aggravato, lesioni personali, rissa, ricettazione, porto abusivo d’armi, associazione a delinquere e violenza privata.
L’OCCUPAZIONE di villa Ricci era avvenuta il 23 maggio scorso, nel corso di una marcia di protesta contro gli sgomberi. Quel giorno, gli attivisti del Paz in risposta agli sgomberi precedenti, avevano pianificato la vendetta. Mentre il corteo, formato da oltre 200 persone, stava sfilando per via Circonvallazione, alcuni manifestanti si erano staccati dalla parata ed erano corsi in via Ceccarelli, decisi a prendersi villa Ricci, una vecchia casa abbandonata, donata alcuni anni fa al Comune perchè diventasse un luogo dedicato ad attività culturali. Armati di tenaglie, gli attivisti avevano spezzato i lucchetti dei cancelli e fatto irruzione all’interno, piantando bandiere e striscioni. Le trattative non avevano portato a nulla. Nonostante l’assessore Jamil Sadegholvaad li avesse avvertiti che si trattava di una struttura pericolante e che c’era il rischio per l’incolumità delle persone, i ragazzi del Paz si era attrezzati di scope e stracci e avevano sistemato le stanze per gli ‘ospiti’. Poi, i primi di giugno, la villa occupata aveva ospitato a cena anche alcuni politici riminesi, quali la parlamentare del M5S Giulia Sarti, il consigliere di Fare Comune, Fabio Pazzaglia, e l’ex assessore Sara Visintin. Un ‘Sardoncino party’ organizzato per raccogliere fondi per pagare le spese dei senzatetto.
IL 2 LUGLIO, il gip Sonia Pasini aveva respinto una prima richiesta di sequestro e sgombero del pm Ercolani, parlando di una sorta di ‘trattativa informale’ tra Comune e attivisti. Poi, dopo una nuova denuncia presentata dall’Amministrazione e successive indagini della Digos, il giudice ha concesso lo sgombero.

Resto del Carlino