Oggi la Questura di Rimini ha reso noto l’arresto di tre cittadini albanesi accusati di spaccio di stupefacenti. L’operazione, condotta martedì 16 settembre, ha portato al sequestro di circa 120 grammi di cocaina, già in parte suddivisa in dosi e pronta per essere messa sul mercato.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, il blitz è scattato nell’ambito di un più ampio piano di monitoraggio volto a contrastare la criminalità diffusa lungo il litorale e, in particolare, lo spaccio nella zona di Miramare. “L’attività consegue al monitoraggio dei reati di criminalità diffusa e, in particolare, dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Miramare, con una implementazione dei controlli effettuati nel periodo estivo”, ha sottolineato la Questura riminese in un comunicato.
Stando alle indagini, gli agenti della Squadra Mobile avevano messo sotto stretta osservazione il lungomare riminese: nei giorni precedenti erano stati infatti controllati 55 minorenni e 96 neomaggiorenni, frequentatori abituali di sale giochi, fast food e parchi della costa. È in questo contesto che, nei pressi di viale Lugano a Miramare, è stato notato un gruppo di giovani albanesi sospettati di spacciare stupefacenti.
Nel pomeriggio del 16 settembre è avvenuta la svolta: gli agenti hanno sorpreso un 20enne albanese nell’atto di dirigersi verso un’auto per una sospetta cessione. Fermato, è stato trovato già in possesso di dosi di cocaina. Decisi ad approfondire, i poliziotti hanno tentato di accedere al suo appartamento che risultava chiuso dall’interno. A quel punto, insospettiti, hanno fatto irruzione passando da una finestra, sorprendendo altri due connazionali – di 25 e 35 anni – intenti a liberarsi di parte della droga gettandola nel water.
“La perquisizione ha consentito di sequestrare circa 120 grammi di cocaina, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e persino una macchina per il sottovuoto – elementi che dimostrano un’elevata capacità operativa e un collaudato modus operandi”, evidenzia la nota della Polizia.
I tre uomini, senza precedenti specifici ma già ben inseriti nella rete dello spaccio locale, sono stati arrestati in flagranza e trasferiti al carcere di Rimini, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Con questa operazione, la Questura conferma la linea dura contro le piazze di spaccio che minacciano la sicurezza del lungomare: “I numerosi servizi effettuati sul lungomare riminese hanno avuto come principale obiettivo quello di monitorare i fenomeni di devianza giovanile legati allo spaccio, intensificando i controlli nelle aree di maggior aggregazione”.
Un’azione decisa, insomma, che mette in chiaro come le spiagge di Rimini non siano terra franca: se qualcuno pensava di cavarsela, martedì ha scoperto che tra i turisti e i fast food possono sempre spuntare anche un paio di poliziotti appostati.