Nuova operazione della Polizia di Stato contro la criminalità diffusa nella zona di Miramare. La Squadra Mobile di Rimini ha arrestato e successivamente espulso un giovane cittadino albanese di 24 anni, sorpreso mentre spacciava cocaina sul lungomare. Nel corso della stessa settimana, l’Ufficio Immigrazione ha trattenuto presso il Centro per il Rimpatrio di Bari un cittadino turco pluripregiudicato, con una condanna per aver trasportato clandestinamente oltre 100 migranti.
Secondo quanto comunicato dalla Questura, l’attività è frutto di un attento monitoraggio della microcriminalità legata allo spaccio di stupefacenti, con particolare attenzione alla zona sud di Rimini. Nel pomeriggio del 17 giugno, gli agenti hanno notato il 24enne albanese mentre cedeva una dose di cocaina a un uomo in cambio di denaro. Il pronto intervento dei poliziotti ha permesso di bloccare entrambi.
Durante il controllo sono stati sequestrati circa 5 grammi di cocaina già suddivisi in dosi e 350 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. L’acquirente, un italiano di 40 anni, è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90.
Il pusher, risultato irregolare sul territorio nazionale ma incensurato, è stato processato per direttissima il 18 giugno e condannato a 6 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa. Il giudice ha inoltre concesso il nulla osta all’espulsione. In seguito alla convalida del Giudice di Pace, il giovane è stato accompagnato il 19 giugno all’aeroporto di Ancona e imbarcato su un volo per l’Albania.
Sempre sul fronte delle attività dell’Ufficio Immigrazione, il 18 giugno è stato accompagnato al Centro per il Rimpatrio di Bari un cittadino turco che si era presentato in Questura per regolarizzare la propria posizione. Dai controlli è emerso che l’uomo era stato condannato nel 2021 a 4 anni di carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In particolare, era stato riconosciuto colpevole di aver condotto un’imbarcazione con 105 migranti verso le coste calabresi.
«Dai gravi precedenti penali accertati – spiega la Questura – derivava una chiara pericolosità sociale, che ha motivato il trattenimento presso il C.P.R. in vista dell’espulsione».
L’azione della Polizia di Stato conferma, anche in questo inizio d’estate, la linea di tolleranza zero contro lo spaccio e l’immigrazione clandestina, in particolare nei luoghi più sensibili della riviera riminese.