VORREI capire cosa viene a fare il presidente della Regione a Rimini. Bonaccioni non vorrà prendere l’abitudine, dopo si accasa e chi lo manda più via. E’ il suo assessore Pettiti che lo porta, perché sanno che rischiano le prossime elezioni! L’Emilia Romagna è stata disegnata sulla carta per favorire Bologna e di Bologna mister Bonaccioni dice continuamente che deve essere «la porta di accesso del’Emilia». Bologna non vuole che Rimini abbia un aeroporto e anche questa volta ci ha messo la coda. Ma se c’è un soggetto competente in Italia in materia di bandi inerenti l’aeronautica questo è il Tar o l’Enac? Io sono tranquillo: questa sentenza vale zero, il Consiglio di Stato l’annullerà. Mi preoccupa più la pervicacia con cui Bologna tenta di farci chiudere o diventare stagionali. Questa estate con Rimini fortemente ridimensionato l’aeroporto di Bologna ha fatto il record di passeggeri.
Donovan Z.
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Premesso che Stefano Bonaccini è libero di accasarsi dove vuole, ho l’impressione che il governatore appartenga alla razza dei macinatori di chilometri. Rimini-Roma-Bologna, ovunque ci sia un palco, un microfono e, ammettiamolo, un’emergenza. Mobile al punto di scendere in Riviera per la sinistra come per la destra; praticamente unico leader pd ad accettare l’invito alla rassegna riccionese monopolizzata dai Salvini e dai La Russa. Parliamo però delle accuse di Fellinicidio che lei lancia alla casta politica bolognese, e di cui Bonaccini ha una responsabilità parziale, quella di non aver speso molto impegno per mettere fine alla faida dei cieli. E’ vero, adesso sono i privati a gestire gli scali, ma una Regione deve avere in testa cosa vola sopra le nostre, di teste. Vorrei avere le sue stesse certezze nel pronosticare un felice epilogo dell’ultima grana scoppiata con la sentenza del Tar. Temo invece che l’aver delegato ai giudici di tutto, dalle cure mediche alle scelte aeroportuali, sia il segno del declino della politica e della macchinosità di un sistema giudiziario che fa e disfa a colpi di sentenze.
