Rimini, brilla una nuova Stella Michelin: premiato da Conflavoro lo chef Jacopo Ticchi del ristorante ‘Da Lucio’

Rimini festeggia un nuovo vertice nella sua offerta gastronomica: il ristorante ‘Da Lucio’, guidato dallo chef Jacopo Ticchi, ha conquistato la sua prima, prestigiosa Stella Michelin. Un riconoscimento che premia la creatività, il talento e la ricerca di una delle cucine più innovative della riviera, confermando la straordinaria vivacità della scena culinaria locale. A celebrare il risultato è Conflavoro PMI Rimini, che in una nota sottolinea l’importanza del traguardo per l’intero territorio.

Il successo di Ticchi si affianca alle prestigiose conferme di altri protagonisti dell’alta ristorazione romagnola, a testimonianza di un’area sempre più centrale nelle mappe del gusto. Vengono infatti riconfermati nella guida anche Mariano Guardianelli di ‘Abocar Due Cucine’, Gian Paolo Raschi del ‘Ristorante Guido’ e Riccardo Agostini de ‘Il Piastrino’ di Pennabilli, chef che da anni rappresentano un punto di riferimento per qualità e passione.

“La conquista della Stella Michelin da parte di ‘Da Lucio’ è una grande soddisfazione per Rimini e per tutta la Romagna”, dichiara Corrado Della Vista, presidente di Conflavoro PMI Rimini. “Conferma la forza delle eccellenze italiane e ribadisce come la nostra cucina sia ancora al primo posto nel mondo. Voglio sottolineare il valore del Made in Italy e dei nostri prodotti: è un patrimonio unico, autentico, che fortunatamente nessuno può copiare. Questi riconoscimenti portano prestigio all’intero comparto turistico-gastronomico e rafforzano l’immagine del nostro territorio a livello internazionale”.

Al suo commento fa eco quello di Luca Romano, responsabile di Conflavoro Ristorazione, che allarga però lo sguardo a tutta la categoria. “Mi congratulo con lo chef Jacopo Ticchi per questo importante traguardo. Desidero però spezzare una lancia a favore di tutti i ristoratori che, pur non avendo una Stella Michelin, ogni giorno tengono aperte le loro attività con sacrificio, serietà e passione”, afferma Romano. “Sono loro la spina dorsale della ristorazione italiana, famiglie e imprese che, piatto dopo piatto, mantengono viva l’identità culinaria del nostro Paese. A tutti loro va il mio sincero grazie”.