Rimini. Brutta sorpresa per cento turisti. Albergo chiuso, il titolare è in carcere.

Piazze piene, musica e balli. Rimini ha messo a segno il ‘Capodanno dei record’, si sa. Cinquecento alberghi aperti, in gran parte col tutto esaurito, almeno nella notte di San Silvestro. Ma c’è qualcuno dei 150mila che hanno pacificamente ‘invaso’ la città, tra riminesi e turisti, che se l’è vista brutta. Oltre un centinaio di ragazzi del ‘target notte’ – arrivati in Riviera da mezz’Italia venerdì 30 dicembre per brindare all’anno nuovo scatenandosi in discoteca – hanno rischiato di… dormire all’adiaccio. Infatti quando si sono presentati in due alberghi prenotati, a Rimini sud, hanno trovato gli stessi inesorabilmente chiusi. Motivo? A quanto emerso successivamente, il titolare era agli arresti, per un procedimento giudiziario scattato pochi giorni prima, e quindi impossibilitato a gestire la struttura, le cui stanze – una settantina complessivamente, a quanto risulta – erano state prenotate da tempo da un’agenzia specializzata in turismo giovanile. In tempi record per tutti sono state trovate sistemazioni alternative.
«I ragazzi sono stati riprotetti efficemente in tempi molto rapidi in un altro albergo – spiega Marina Lappi, responsabile di Promozione alberghiera, la storica cooperativa turistica, la più importante del territori, che ha curato la sistemazione dei vacanzieri –. Non conosco i motivi esatti per i quali quegli alberghi erano chiusi. E’ stato necessario trovare ai ragazzi un’altra collocazione, cosa che è stata portata a termine senza difficoltà». Tra i punti di forza del sistema Rimini c’è indubbiamente la capacità di offrire risposte rapide a ogni tipo di esigenza.
«Quando una struttura ricettiva che ha accettato delle prenotazioni si trova in condizione di non poter garantire i servizi – sottolinea Antonio Carasso, Unione Costa – la normativa stabilisce che lo stesso debba preoccuparsi di trovare per i suoi ospiti una sistemazione in un albergo con lo stesso numero di stelle, oppure superiore». Ovviamente non può dire all’ospite che deve ‘arrangiarsi’ in proprio. Non solo perché lo strumento delle recensioni sui siti web più diffusi è una sorta di arma letale alla portata di chiunque. Ma anche perché, appunto, la legge gli impone di occuparsi della sistemazione degli ospiti. Dopo la suspence iniziale per i ragazzi è arrivato il lieto fine: un Capodanno festeggiato in Riviera. Indimenticabile in tutti i sensi. Il Resto del Carlino