Tra le ombre di un’alba incerta, i calciatori del Rimini si sono scontrati ancora una volta con una barriera invisibile ma invalicabile: i lucchetti serrati dello stadio Romeo Neri. Stamattina, a soli quattro giorni dal match casalingo contro la Ternana, la sessione di allenamento è saltata, lasciando la squadra in un limbo che minaccia di inghiottire l’intera stagione. Al centro di questa impasse, la fermezza del primo cittadino, che non arretra di un passo dalle sue posizioni, ribadendo l’obbligo di aderire a norme e tempistiche amministrative.
In una nota diffusa sui social, il sindaco ha delineato una stance irremovibile, sottolineando come la società sia tenuta a ottemperare a obblighi legali e scadenze precise, senza scorciatoie. Ha descritto l’episodio di ieri come l’ennesimo capitolo di una vicenda paradossale e inaccettabile dal punto di vista sportivo, esprimendo solidarietà alla squadra, ai giovani del settore giovanile, allo staff e alle famiglie coinvolti in questo caos. Secondo la sua visione, l’amministrazione mira a preservare il valore sociale e sportivo del Rimini Calcio, rifiutando che la squadra venga usata come pretesto per eludere le regole, con il rischio di lasciare decine di ragazzi in un’incertezza che potrebbe pregiudicarne il percorso atletico.
Il sindaco ha chiarito che il Comune e i suoi uffici sono aperti alla collaborazione per il bene dello sport locale, ma solo se pagamenti e scadenze vengono onorati. Ha invitato la nuova proprietà, la Building Company, a decidere il proprio cammino: se intende proseguire alla guida del club, deve accettare e rispettare le norme vigenti. Ha accennato anche alla necessità di discutere il progetto sportivo, rimandando però il confronto a un momento successivo.
Questa replica arriva in risposta al comunicato di ieri della Building Company, che aveva sollecitato cooperazione e la riapertura immediata dello stadio, sostenendo di aver saldato le quote per l’affitto. Tuttavia, pare che manchi ancora la formale richiesta di gestione dell’impianto, un dettaglio cruciale che tiene bloccata la situazione.
Mentre il tempo scorre verso la partita di domenica, il destino del Rimini Calcio pende su un filo sottile, con la comunità sportiva in attesa di una svolta che riconcili regole e passione, per non lasciare che un patrimonio cittadino svanisca nell’incertezza.