Il manifesto che spacca Rimini. Gli annunci funebri del cane Dante che hanno invaso le plance dedicate alle persone ha scatenato un putiferio di commenti e prese di posizioni diametralmente opposti. Condanne severissime da parte di chi ritiene offensivo l’accostamento con i defunti, assoluzioni con formula piena di chi invece considera il congedo scelto dalla famiglia Paesani come un gesto d’amore per un animale di famiglia. Visioni inconciliabili che prosperano su un vuoto normativo. «Non c’è un regolamento che vieta la pubblicazione di questo genere di annunci funebri – spiega Enrico Bronzetti, dirigente del Comune di Rimini – E naturalmente non sono previste sanzioni di alcun tipo. Le agenzie di onoranze funebri non devono chiedere l’autorizzazione per affiggere i manifesti. Per la verità devo dire che una situazione del genere non era mai capitata. Ma sul caso specifico non possiamo intervenire in alcun modo». Gli annunci di Dante potrebbero quindi creare un precedente che qualcuno vede come pericoloso. Tutti i proprietari di animali potrebbero infatti decidere di far stampare i manifesti in caso di morte dei loro amici a quattro zampe. (…) Il Resto del Carlino
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