Rimini. Capriolo investito ed ucciso da un’auto. Tante persone si fermano a vegliarlo

caprioloEMORRAGIA interna e fratture esposte. Ferite troppo gravi che hanno costretto il veterinario a sopprimere un capriolo che ieri mattina era stato investito da un’auto in via Leoni, nella zona tra Covignano e la Grotta Rossa. L’animale è stato subito soccorso dalla persona che era al volante della macchina e da tante persone che si sono fermate ad aiutarlo. Una catena di solidarietà per il capriolo che perdeva sangue dalla bocca e aveva la zampa posteriore sinistra fratturata. Le condizioni sono subito apparse gravi. Alcune ragazze hanno avvolto il povero animale con delle coperte in attesa dei soccorsi. Il veterinario dell’Ausl arrivato in via Leoni ha fatto due punture per calmare l’animale. Ma il problema è che nessuno era autorizzato a prelevare il capriolo dal ciglio della strada. Perchè dal 1 gennaio del 2015 il servizio di recupero degli animali selvatici, nato nel 1989 grazie ai volontari del Wwf e gestito poi dall’associazione Maricla, non è più attivo a causa di mancanza di fondi e dopo lo sfratto dalla struttura di Torre Pedrera dove era ospitato il Cras da 25 anni.
«SONO arrivate una pattuglia dei vigili urbani, il veterinario dell’Ausl che ha prestato le prime cure al capriolo e un responsabile della Provincia – racconta Gabriela Brasovanu, una delle prime a fermarsi sul luogo dell’incidente – Ma nessuno era autorizzato a prendersi in carico il capriolo». Alla fine a sbloccare la situazione è stata una telefonata del presidente dell’Anpana. «Abbiamo pagato noi un veterinario per intervenire – spiega Clara Corbelli – E’ arrivato sul posto e l’ha portato nel suo ambulatorio. Ma è stato tutto a carico di un’associazione di volontari». «Sono stato avvertito della situazione dagli agenti della municipale – racconta Pierclaudio Arrigoni, responsabile del servizio faunistico della Provincia – Sono andato anche io sul posto, ma il problema è che non abbiamo un mezzo omologato per il trasporto degli animali. Il servizio Cras non è più attivo e purtroppo in questo momento i soccorsi sono affidati al volontariato. Anche il servizio con le guardie ecozoofile è congelato. Qualche tempo fa uno di questi volontari ha trasportato un capriolo ferito e si è beccato una denuncia per maltrattamenti. Purtroppo ci troviamo in mezzo al guado. Al bando che avevamo fatto ha partecipato solo un’associazione che però ha presentato un’offerta non conforme. Ora siamo in attesa del prossimo bando, sperando di colmare questa lacuna».
IL VETERINARIO pagato dall’Anpana ha dovuto sopprimere il capriolo per le gravi ferite. «Purtroppo aveva un’emorragia alla testa e fratture esposte – prosegue Arrigoni che ha seguito le operazioni in ambulatorio – Anche con un intervento tempestivo le cose non sarebbero cambiate».