Caro Diario, giovedì sera ho partecipato alla prima parte del consiglio comunale, l’ora delle interrogazioni e l’approvazione di due proposte di delibera riguardanti il bilancio, perché volevo ascoltare la risposta all’interrogazione sulla stazione di Viserba.
Arrivato alla sala del consiglio, mi sono seduto sul muretto ad aspettare l’apertura della porta accompagnato da un intenso olezzo di urina umana. Le macchie non lasciavano dubbio su quale fosse l’angolo preposto ai bisogni umani, quello proprio adiacente all’ingresso. Alzo lo sguardo e l’occhio cade sul mega schermo installato dietro al cinema Fulgor, completamente spento a parte per qualche linea lampeggiante. Sembrava guasto. Poco sotto al ledwall la tettoia a copertura della porta era divelta, forse un camion o errata manutenzione. Un’immagine e un “profumo” che sono segnali di lavori fatti male, luminosi e strabilianti nel momento in cui vengono inaugurati ma che in poco tempo si sfaldano. Una promessa mancata che si scontra con la realtà quotidiana.
Entro e sono solo, nessuno a seguire i lavori del consiglio. L’aula viene informata che l’assessore Morolli è in ritardo e se non arriva in tempo per rispondere all’interrogazione, verrà fornita o risposta scritta o recuperata alla prossima convocazione. Dopo due interventi la Presidente dichiara chiusa l’ora delle interrogazioni e si procede con le due delibere di bilancio. La città non avrà le sue risposte questa sera.
Di li a poco accade l’incredibile, una di quelle cose che non ci credi se non le vedi, un episodio imprevedibile: appare l’assessore, liberatosi dal suo impegno al Laboratorio Aperto guarda caso subito dopo la fine dell’interrogazioni, ma giusto in tempo per esporre la nota di aggiornamento al bilancio, dove snocciola mirabolanti interventi e come ultimo punto dell’elenco proprio l’intervento alla stazione di Viserba, senza specifiche ma riprendendo il comunicato stampa di settimana scorsa.
Opposizione sonnacchiosa anche se qualche intervento è stato interessante, non pervenuta la maggioranza, impegnata a giocare al cellulare a scambiarsi sorrisi e confidenze con la mano davanti alle labbra, non sia mai che qualcuno intercetti qualche conversazione.
Non voglio mentirti Caro Diario, il tutto mi ha lasciato sconsolato. Appena esco un barbone si avvicina all’angolo-toilette ma non ha il coraggio di usarlo, c’è troppa gente che passeggia. Torno alla mia Vespa pensando che se il consiglio è così, cosa speriamo di tirare fuori dai forum?
Vedremo a settembre
Stefano Benaglia