La Procura della Repubblica di Rimini ha annunciato l’avvio di nuove consulenze tecniche per esaminare i dispositivi elettronici sequestrati a Louis Dassilva, 34enne in carcere dal 16 luglio con l’accusa di aver assassinato Pierina Paganelli. L’analisi riguarderà due telefoni, quattro orologi digitali e due computer portatili appartenenti all’indagato.
Il 9 settembre, il sostituto procuratore designato affiderà l’incarico all’analista informatico Luca Russo e all’ingegnere Alessandro Perri, i cui approfondimenti mirano a far emergere eventuali messaggi cancellati che potrebbero rivelarsi cruciali, in particolare quelli scambiati da Dassilva con Manuela Bianchi, nuora della vittima, la sera dell’omicidio.
Nella stessa giornata si svolgerà un’udienza presso il Tribunale del Riesame, nel corso della quale gli avvocati di Dassilva tenteranno di contestare la necessità della custodia cautelare. Qualora i presupposti della misura cautelare venissero a mancare, potrebbe essere possibile una scarcerazione del 34enne.
Tuttavia, la difesa ha presentato alternative che coinvolgono la figura del fratello di Manuela, Loris Bianchi, mentre la richiesta di rilascio appare complessa, considerando che sono in corso accertamenti tecnici sui dispositivi sequestrati. Questi includeranno anche controlli su banche dati esterne, e potrebbero rivelare informazioni relative a ricerche online, email e comunicazioni con parenti all’estero. Nonostante i tentativi di Manuela di eliminare messaggi compromettenti, ogni dettaglio potrebbe riemergere durante le operazioni di analisi forense. Inoltre, la difesa avrà l’opportunità di richiedere un incidente probatorio per assicurarsi che tutte le parti coinvolte nel processo siano tutelate.