E’ Gianluca Vergine, 41 anni, il nuovo primario del reparto di Pediatria dell’ospedale Infermi. Laureato a Bologna, con una specializzazione in pediatria all’università di Ferrara. In passato ha anche lavorato all’ospedale Bambin Gesù di Roma in nefrologia pediatrica, dove ha curato in particolare bambini con patologie renali. Nato in provincia di Lecce e riminese d’adozione, Vergine è stato presentato dal direttore dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, che ha evidenziato la sua solida esperienza. «Sono onorato – afferma Vergine – il nostro obiettivo è quello di migliorare la cura di piccoli pazienti e offrire loro qualcosa in più. E’ importante la presa in carico dei bambini affetti da patologie oncoematologiche, circa 30 nuovi casi all’anno, e di quelli con patologie croniche, come celiachia e diabete». Rispetto alla nuova legge sui vaccini obbligatori per i bimbi che frequentano i nidi, Vergine si dichiara «assolutamente favorevole, c’è un problema culturale e collaboriamo per aumentare l’adesione alla pratica vaccinale. Si sono ripresentati focolai di morbillo e pertosse, malattie che possono essere mortali».
Il reparto di pediatria, con il suo centro di oncoematologia tra i 50 in Italia per la cura dei tumori, è un punto di riferimento in Romagna con 1.250 ricoveri all’anno. Nel 2016 ci sono stati 8.720 accessi ambulatoriali. «Il 2017 sarà un anno impegnativo per pediatria – afferma Tonini – completeremo i lavori per la realizzazione dei reparti del dipartimento materno infantile all’interno del Dea dell’ospedale. Rimini continua un percorso che aveva tracciato, altro che depotenziamento, speriamo di riuscire a completare il discorso sul riordino nel giro di poche settimane». E rispetto alle recenti tensioni legate a Senologia a Santarcangelo: «Rispettiamo le tensioni, ma vanno ridimensionate. Prima c’erano quattro aziende, adesso è una sola e serve un governo più unitario, questo non vuol dire ridimensionare. La nostra sanità funziona bene e sarà così anche in futuro». Il Resto del Carlino
