Rimini. Caso Vujkovic, aperta inchiesta per omicidio colposo: sotto esame la gestione medica prima del decesso

La Procura di Rimini ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo in relazione alla morte di Milan Vujkovic, 34 anni, deceduto il 6 novembre 2024 a Bellaria durante una serata con amici. Al centro delle indagini, attualmente contro ignoti, c’è la gestione clinica delle settimane precedenti al decesso.

La svolta arriva dopo la denuncia presentata dalla madre del giovane, assistita dall’avvocato Davide Grassi. La donna contesta il percorso sanitario seguito dal figlio, che si era rivolto in più occasioni a strutture mediche per dolori toracici e altri sintomi riconducibili a problemi cardiaci.

Il primo accesso in pronto soccorso risale al 25 ottobre 2024. In quella circostanza, a Vujkovic venne diagnosticato un danno miocardico secondario a crisi ipertensiva e una lieve ipertrofia del ventricolo sinistro, motivo per cui fu ricoverato. Pochi giorni dopo, il 4 novembre, il 34enne fu nuovamente soccorso dal 118 per dolori simili, ma i sanitari, dopo la visita, esclusero la necessità di un nuovo ricovero. Anche il medico di base consultato in giornata non ravvisò criticità, prescrivendo solo una pomata per un’irritazione cutanea.

Due giorni dopo, il decesso improvviso durante la visione di una partita di calcio. Ora l’autorità giudiziaria ha disposto accertamenti per chiarire se ci siano state negligenze o sottovalutazioni nelle valutazioni cliniche effettuate nei giorni precedenti.

«La madre di Milan – riferisce l’avvocato Grassi a Il Resto del Carlino – chiede di fare luce su eventuali responsabilità. Ritiene che le condizioni del figlio siano state sottovalutate e che forse si sarebbe potuto evitare l’esito fatale».

L’inchiesta è nella sua fase preliminare. Non risultano al momento persone iscritte nel registro degli indagati.