HA SBANCATO ancora. Roba da far morire d’invidia i bellissimi di Hollywood. Checco Zalone con il suo ‘Quo vado?’ nel primo weekend del nuovo anno ha subito lanciato i suoi fuochi d’artificio, diventando campione d’incassi e poleverizzando ogni record. E Rimini e Riccione non fanno eccezione.
«E’ UN FUORICLASSE–commenta a caldo Massimiliano Giometti, proprietario delle sale cinematografiche del Multiplex delle Befane e del Cinepalace di Riccione– è come Valentino Rossi nel motociclismo. Ci sono i campioni e poi c’è un fuoriclasse. Zalone e Rossi sono due fuoriclassi nei loro settori».
D’altronde i numeri parlano chiaro: «Alle Befane–racconta Giometti– venerdì, sabato e domenica abbiamo registrato 30mila presenze, più o meno ottomila al giorno. Se poi si calcolca che il 90-85% dei clienti chiedevano di poter assistere alla proiezione del nuovo film di Zalone, è presto detto».
Giometti poi è uno che se ne intende: «Sono nato sotto la cassa di un cinema– racconta– i film sono la mia vita, ma francamente un fenomeno del genere non l’avevo mai visto». Il pubblico, quello che non aveva sfruttato la possibilità di acquistare i biglietti della pellicola in anticipo tramite il web, è rimasto in coda anche per più di un’ora pur di non perdersi lo spettacolo. Intere famiglie con nonni al seguito, addirittura in un paio di casi con i bisnonni, coppiette e adolescenti hanno aspettato con pazienza il loro turno prima di entrare nelle sale dove veniva proiettato il film.
A RIMINI come a Riccione, il popolo di Zalone ha risposto immediatamente, in massa, all’appello del comico pugliese: «Alle Befane a mezzanotte e mezza del 31 le due sale erano già strapiene-spiega ancora Giometti–. Domenica mattina abbiamo avuto più di mille spettatori». Anche al Cinepalace della Perla Verde, i numeri sono stati stellari: «Abbiamo avuto tremila presenze al giorno nel primo week end del 2016, lo ripeto, non avevo mai visto simili resse, neanche ai tempi di Titanic».
Insomma, il nuovo capitolo di ‘Star wars’ è stato letteralmente stracciato dalla comicità di Zalone. Stessa sorte anche per l’ultimo lavoro di Spielberg. Contro Zalone, insomma, la battaglia è perduta. «Ci vorrebbe uno Zalone anche d’estate», conclude Giometti.
Resto del Carlino