Rimini. Chiede soldi e sigarette, poi pesta a sangue un uomo

arresto carabinieriHA chiesto l’elemosina e una sigaretta a un cliente di un supermercato, poi ha pestato a sangue un motociclista, «colpevole», a suo dire, di averlo guardato male. Una scena da film quella che è accaduta l’altra sera nel parcheggio di un noto supermarket di viale della Repubblica, poco dopo le 19,30. In ospedale, con lesioni per una prognosi di ventun giorni è finito un riminese di 44 anni mentre è stato arrestato il suo aggressore, un 41enne originario della provincia di Varese. L’uomo, che ha alle spalle diversi precedenti, non ha fissa dimora e resterà in carcere fino alla conclusione della direttissima, fissata l’8 ottobre.
TUTTO aveva avuto inizio martedì sera. Il lombardo si trovava fuori dall’esercizio commerciale: aveva chiesto qualche spicciolo ai clienti che uscivano con le borse della spesa. Ad uno aveva domandato anche una sigaretta. Poco più in là in sella alla sua motocicletta, c’era anche un 44enne riminese che era in procinto di effettuare una manovra per uscire dal parcheggio. Il senza fissa dimora gli si è avvicinato, urlandogli in malo modo: «Perchè mi guardi, che cosa hai da guardare?». Poi, l’uomo ha scatenato tutta la sua rabbia contro il motociclista, colpendolo con diversi pugni sul casco. Una violenza che non cessava neanche di fronte all’intervento degli agenti della Polizia municipale che erano in servizio per un pattugliamento sul territorio. Non solo il quarantenne lombardo continuava a colpire il motociclista con inaudita violenza e opponendo resistenza, a suon di gomitate, ai vigili urbani che tentavano di bloccarlo per portarlo al comando. E una volta arrivato in caserma, il senza fissa dimora ha continuato con il suo show, arrivando a minacciare altri agenti e tentando anche di impiccarsi alle sbarre con una rudimentale corda ricavata da una coperta. Il 44enne riminese, invece, era stato trasportato in ospedale per le cure del caso: aveva riportato diversi traumi facciali con una prognosi di 21 giorni. Il suo aggressore è comparso ieri mattina davanti al giudice: è accusato di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale. Il suo difensore, Lorenzo Manfroni, ha chiesto i termi a difesa e tornerà in aula il prossimo 8 ottobre. Fino ad allora rimarrà in carcere.

Resto del Carlino