Chiuso, dall’oggi al domani. Senza tanti preavvisi e annunci. Nemmeno il tempo di prendere un caffé, prima di vedere la saracinesca abbassarsi. Da ieri il bar e punto ristoro dell’aeroporto ‘Fellini’ (che preparava anche il catering a bordo dei voli) è chiuso. Fino a quando, non è dato saperlo. Airiminum sta già correndo ai ripari per riaprire al più presto il locale, dopo che Aircoop, la storica cooperativa che per anni ha gestito il bar del ‘Fellini’, ha deciso di lasciare lo scalo.
Una scelta «molto sofferta», assicurano dalla cooperativa che da 38 anni si occupava della ristorazione al ‘Fellini’, ma «inevitabile a fronte delle pretese di Airiminum». Un bel guaio per l’aeroporto, dato che oggi sono previsti 7 voli (tra arrivi e partenze) e altri 19 nel resto della settimana di cui 15 al sabato. Ma Aircoop non farà alcun passo indietro. La trattativa per il rinnovo del contratto si è interrotta dopo le ultime proposte di Airiminum, che chiedeva agli storici gestori del bar, per l’affitto dei locali al ‘Fellini’, «il 30% dei nostri incassi. Si sta parlando di una somma altissima». Con un minimo garantito di circa 20mila euro al mese. «Una cifra così non la chiedono nemmeno ai gestori all’aeroporto di Malpensa, dove passano notoriamente molti più passeggeri rispetto a quelli di Rimini…».
Aircoop ha fatto due conti: «Con il 30% da destinare ad Airiminum non saremmo riusciti ad andare in pareggio. E così abbiamo deciso di abbandondare a malincuore l’aeroporto». Fino al 31 dicembre 2015 Aircoop aveva un contratto a cifre più abbordabili. Contratto che è stato prorogato al 31 marzo 2016 (e successivamente al 18 aprile) in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Sentenza arrivata a fine marzo, che ha dichiarato regolare la gara per la gestione del ‘Fellini’ consegnando così ad Airiminum la certezza di poter guidare lo scalo per i prossimi trent’anni. Arrivato il verdetto dei giudici, Airiminum ha iniziato le trattative di rinnovo del contratto e Aircoop ha detto no grazie e ha chiuso il bar.
