Rimini. Chiusa l’indagine sulla maestra Pacassoni. Il Pm: ”bambini che vivevano nella paura. Oltre 20 gli episodi contestati”

Chiusa l’inchiesta sulla maestra accusata di maltrattamenti. Il pubblico ministero, Davide Ercolani, ha infatti inviato l’avviso conclusioni indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, contestando all’insegnante oltre una ventina di episodi.
Loredana Pacassoni era stata arrestata il 22 aprile scorso dai carabinieri della Compagnia di Rimini.

Gli arresti domiciliari erano scattati al termine di un’indagine che era partita dalla segnalazione di una collega della Pacassoni, la quale aveva raccontato dei metodi ‘discutibili’, adottati dalla maestra per tenere a bada bambini di 3-4 anni. I militari avevano quindi installato delle telecamere nell’aula e nei bagni dell’asilo ‘Il Delfino’, e le immagini rimandate non avevano lasciato dubbi agli inquirenti che avevano giudicato quel metodo come puri e semplici maltrattamenti.

La Pacassoni, difesa dall’avvocato Moreno Maresi, si era difesa in lacrime giurando di non avere mai fatto del male ai piccoli alunni, e che l’unica cosa che le stava a cuore era il benessere e l’educazione dei bambini. Non l’aveva pensata così la Corte di Cassazione, che aveva confermato come il trattamento riservato ai piccoli travalicasse di gran lunga anche l’abuso di mezzi di correzione.

Ora l’insegnante è stata spostata ad altro incarico e non ha più nulla a che fare con i bambini, ma le indagini sono ormai concluse e il pubblico ministero è pronto a chiedere il rinvio a giudizio della maestra.

Nell’avviso conclusioni indagini, il piemme fa l’elenco degli episodi contestati all’insegnante, oltre una ventina. Vengono descritti strattonamenti, bimbi che venivano sollevati da terra, grida, rimproveri e minacce. I piccoli piangevano e c’era chi se la faceva addosso dalla paura. Il clima che aveva creato nella sua classe, stigmatizza il pubblico ministero era quello del terrore «tenendo gli alunni in un continuo stato di soggezione e paura a causa del suo continuo atteggiamento violento e vessatorio».