Un’inchiesta che parte dal 2022 e oggi si avvicina a una svolta giudiziaria. È in programma il 16 settembre prossimo, davanti al Gup Raffaella Ceccarelli, l’udienza preliminare per il medico di base e odontoiatra di 59 anni, arrestato nel 2022 con l’accusa di aver falsificato attestazioni vaccinali anti-Covid in cambio di denaro.
L’uomo, residente a Rimini ma in servizio a Cattolica e iscritto all’Ordine dei medici di Bologna, è accusato di corruzione e falso ideologico in atto pubblico. A sostenere l’accusa sarà il pm Daniele Paci, subentrato al collega Gengarelli. Il medico, difeso dall’avvocato Massimo Cerbari, avrebbe inserito nel sistema informativo vaccinale regionale dati falsi, facendo risultare vaccinate decine di persone che in realtà non avevano mai ricevuto alcuna dose.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del NAS di Bologna, l’operazione sarebbe stata supportata da due presunti intermediari: un uomo residente a Riccione e la sua compagna di Fano. I due avrebbero avuto il compito di reclutare soggetti intenzionati ad ottenere Green Pass irregolari, offrendo un “servizio” al prezzo di 250 euro, ridotto a 100 euro per i “clienti amici”.
L’inchiesta, oltre al medico, coinvolge 74 persone indagate. Tra loro anche sanitari inizialmente sospesi perché non in regola con l’obbligo vaccinale: due farmacisti di Rimini, un ortottista, una ginecologa, una psicologa e due fisioterapisti (uno di Faenza, l’altro di Napoli). Alcuni sono difesi dall’avvocato Luca Greco, del Foro di Rimini.
Una anomalia emersa durante i controlli dell’AUSL Romagna, che ha avviato un’indagine interna, ha acceso i riflettori sulla vicenda: su 224 dosi registrate, 107 risultavano somministrate a pazienti non residenti nei comuni di Cattolica e San Giovanni in Marignano.
L’accusa è pesante: in un momento in cui il Green Pass era essenziale per lavorare, viaggiare e accedere a servizi essenziali, il sistema sanitario sarebbe stato violato a pagamento, minando la fiducia collettiva. Ora, dopo tre anni, la parola passa al giudice.