30enne tunisino, clandestino in Italia, si è presentato in aula con le labbra letteralmente cucite. Lo ha fatto per protestare contro l’espulsione dall’Italia. Nell’attesa la pubblica accusa per lui ha chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, per una lunga serie di maltrattamenti inflitti alla sua fidanzata italiana. Il soggetto ha fatto rientro al Cpr di Gorizia dove vive dal momento della scarcerazione in attesa dell’espulsione.
