Il padre del vigile del fuoco 34enne Giuseppe Tucci, Claudio, respinge le dichiarazioni del perito legale scelto dalla difesa dell’assassino di suo figlio, sostenendo che Giuseppe non fosse ubriaco la notte in cui è stato ucciso.
Tucci e sua moglie Lella sono profondamente addolorati e arrabbiati, ma si sentono confortati dall’affetto dei colleghi di Giuseppe e dal fatto di aver potuto realizzare il suo desiderio di essere un donatore di organi. Attendono con ansia l’udienza preliminare del 13 marzo, sperando di ottenere una giusta sentenza.
Giuseppe ha perso la vita a causa dei gravi traumi cranici inflitti da Klajdi Mjeshtri, un buttafuori di origine albanese. Secondo la difesa, il tasso di alcol nel sangue di Giuseppe avrebbe compromesso i tentativi di salvarlo.