Rimini. Clochard si rifugia su un treno, ma lo trovano assiderato

Ha cercato di sfuggire al freddo pungente ed alla nebbia salendo, di soppiatto, su un vagone di un treno in stazione. Ma al clochard di circa 40 anni, straniero, non è bastato l’alcol ingerito e i pochi vestiti che aveva addosso per ripararsi dal gelo. Così si è addormentato, ma le temperature rigide e sotto lo zero della notte per poco non lo hanno ucciso. Ieri mattina, infatti, lo hanno trovato semi assiderato su quel vagone del treno che aveva occupato abusivamente e che aveva trasformato nel suo letto di fortuna.
Sono dovuti intervenire gli uomini del 118, subito allertati, per soccorrerlo e trasportarlo in codice di media gravità all’ospedale di Rimini. Il freddo polare aveva fatto abbassare anche la temperatura corporea dello straniero, facendo temere per la sua vita. Una volta in ospedale e dopo le cure del caso, lo straniero si è però ripreso nel corso della mattinata.
Ma ogni sera la stazione ferroviaria di Rimini, come quella di tante altre città, diventa meta di almeno una trentina di senzatetto che trasformano alcuni vagoni fermi sui binari nelle loro abitazioni di fortuna. Da tempo il personale ferroviario denuncia questa situazione critica. Ogni mattina, verso le sei, i dipendenti in turno di Trenitalia trovano ogni tipo di rifiuto nei convogli che erano stati predisposti per le prime partenze della giornata. Nonostante chiusi a chiave, molti treni sono, infatti, presi d’assalto dal popolo dei ‘disperati’ alla ricerca di un ricovero per la notte.
E quando è l’alba, poi abbandonano di corsa i treni, tornando in mezzo alla strada. Sembra addirittura che alcuni clochard siano riusciti a duplicare le chiavi per riuscire ad aprire le porte e salire sui vagoni. Quelle chiavi sono davvero ambite da chi non ha un tetto sotto il quale rifugiarsi. Con questo freddo, anche il vagone di un treno può avere il profumo di una casa