386.000 euro sequestrati. Si tratta dell’evasione fiscale, frutto di Iva e ritenute d’acconto non versate, contestata alla gestione del 2012 del Cocoricò. E’ quanto hanno fatto emergere le indagini condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Rimini che mercoledì ha compiuto un sequestro per equivalente a carico dell’amministratore della società «Piramide srl», Marco Palazzi. Gli sono stati, infatti, sequestrati conti correnti bancari personali e le sue quote di partecipazione in diverse società. Il tutto per 386mila euro.
«La Piramide srl» nel 2012 aveva ricevuto in subaffitto d’azienda la gestione del noto locale di Riccione, finito nella bufera a metà luglio scorso dopo la morte per ecstasy di Lamberto Lucaccioni, un sedicenne di Città di Castello. Per questo il questore Maurizio Improta ne aveva disposto la chiusura per quattro mesi. Da tempo le Fiamme Gialle avevano compiuto accertamenti fiscali sulle gestioni che si erano alternate al comando di una delle più note discoteche a livello internazionale.
E nel mirino era finita, appunto la «Piramide srl» di cui è amministratore, Marco Palazzi, assistito dall’avvocato Alessandro Catrani. Secondo quanto contestato dalla Finanza, la società di Palazzi, pur avendo presentato le dichiarazioni di imposta nel 2013, non aveva però versato le ritenute operate nei confronti dei propri dipendenti e dei professionisti. In più non aveva anche versato l’Iva dovuta, il tutto per un ammontare da 386mila euro. Questo è valso a Marco Palazzi una denuncia in Procura per evasione fiscale.
SULLA VICENDA è subito intervenuto il legale di Palazzi, Alessandrio Catrani: «Intendo precisare che, dopo le recenti modifiche legislative che hanno innalzato la soglia minima di rilevanza penale della condotta– scrive in una nota il legale–il primo capo di imputazione relativo al presunto omesso versamento delle ritenute verrà de plano a cadere. Per il presunto omesso versamento I.V.A. ci riserviamo di esaminare le carte per valutare l’eventuale ricorso al Tribunale del Riesame o la rateizzazione del debito con l’Erario. Preciso infine che l’attuale gestione del Cocorico è completamente estranea a questa vicenda»
Il Resto del Carlino