Ha ragione il sindaco Gnassi. Il Parco del mare é una scommessa vinta. Tante manifestazioni di interesse, tanti imprenditori interessati, un coinvolgimento diretto e non progetti calati dall’alto. Condivisibili gli obiettivi. Ambiente natura e servizi. Il turismo del terzo millennio sul quale dobbiamo scommettere per vincere la sfida della competizione. Ho una sola preoccupazione. Che il tutto venga vanificato dalla solita polemica sul cemento. Chi ha presentato le proposte (io tra questi) é stato dentro i criteri del bando ma ovviamente é stata prevista superficie nuova per servizi per il turismo. Valutando il progetto da noi presentato e guardando al numero delle proposte non é difficile pensare ad una superficie nuova da realizzare sul lungomare tra i 100.000 e i 150.000 mq. Infatti se ogni manifestazione di interesse prevedesse tra i 500 e 750 mq aggiuntivi si arriva a quelle dimensioni. Sembra tanta ma in realtá non é così perché il lungomare é molto lungo e poi il tutto viene mitigato con le dune. Insomma non vorrei che scoppiasse la solita polemica sul cemento.
P. Panigalli
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Probabilmente per l’amministrazione Gnassi anche il cemento ha due pesi e due colori. Grigio quello degli altri, candido il ‘suo’. Per carità, nessuno ha intenzione di remare contro la rivisitazione della ‘cartolina’ riminese. Ce ne fossero di imprenditori illuminati pronti a investire e di sindaci che invece di sparare a vuoto sul mattone sostengono un’edilizia qualificata. Ma dalle dichiarazioni di intenti bisogna poi passare ai fatti, e qui di solito casca l’asino. Gnassi sembra fare sul serio, la reazione dei privati fa ben sperare, dunque potrebbe essere la volta buona. Convengo con lei sull’uso strumentale del cemento fatto da una certa politica, dalla sinistra dura e pura che alla prova dei fatti è stata la prima a favorire la urbanizzazione selvaggia delle nostre città. Costruiamo con giudizio e smettiamola di fare gli ecologisti con il fondoschiena degli altri.
Resto del Carlino