«NON VOGLIO neanche pensare a una nuova interruzione dell’aeroporto – afferma il sindaco di Rimini Andrea Gnassi – Sarebbe un colpo ferale per il territorio, che difficilmente potrebbe sopportare sia la chiusura che una mutilata operatività. Continuiamo a difendere lo scalo, i suoi lavoratori e la sua attività, affinché non sia interrotta neanche per un giorno». Gnassi rileva che «il bando dell’aeroporto di Rimini è esattamente lo stesso di quelli che hanno portato all’assegnazione di altri scali». Il primo cittadino di Riccione Renata Tosi parla di «spiacevole notizia: sembra quasi che a questo aeroporto non si riesca a dare la possibilità di un rilancio e di uno sviluppo. Dopo soli pochi mesi di speranza si torna nell’incubo del rischio di una totale chiusura». «Tra chi ha fatto il bando e chi vince la gara c’è un rapporto di amicizia, e nessuna vergogna a renderlo noto…»: va giù dura la parlamentare del M5S Giulia Sarti dopo la sentenza del Tar. La grillina agita lo spettro del conflitto di interessi di Laura Fincato, presidente di Airiminum «è stata consigliera esperta del ministero dei Trasporti. Presenterò un’interrogazione al ministro Delrio. «Già in novembre in consiglio dissi che il bando Enac era anomalo – dice Carla Franchini, M5S – perché aperto a tutti, parrucchieri e benzinai. Il Tar mi ha dato ragione». «Bando annullato: la cosa non ci stupisce – attacca Giulio Mignani, Forza Italia –. Ma non è una buona notizia, ci rimette tutto il territorio. Per questo chiediamo a Enac, se necessario, di nominare un commissario per scongiurare una nuova chiusura dello scalo che sarebbe gravissima per il nostro turismo e il suo indotto».
Fonte: RESTO DEL CARLINO