Rimini. Coltivavano la marijuana in casa. In manette due giovani riminesi

marijuana cannabisIl pollice verde di certo non manca a Nicola Bovi, 25 anni, ufficialmente residente a Cà Raffaello, in provincia di Arezzo, ma di fatto domiciliato a Rimini, in via Emilia ed al suo ‘socio’, il riminese Lorenzo Semprini, 19 anni. Nella casa di Bovi, che condivideva con l’amico, gli uomini della squadra mobile, guidata da Massimo Sacco, hanno trovato un’attrezzata piantagione di cannabis/canapa con tre tende chiuse, lampade, ventilatori e 17 piantine, invasate da almeno un mese ed altre circa quattro centimetri ciascuna. Ai due giovani, insospettabili ed incensurati, (sono entrambi difesi dall’avvocato Giuliano Renzi) gli investigatori sono arrivati dopo l’arresto di E. M. (adesso si trova agli arresti domiciliari), il 18enne riminese che aveva nascosto un chilo e mezzo di marijuana nell’auto della madre ed un altro mezzo chilo, tra hashish e ‘maria’ gli era stato scoperto nel garage della sua abitazione. Gli inquirenti avevano capito subito che il diciottenne, dipendente in un negozio di telefonia, non poteva aver agito da solo ed erano andati subito alla ricerca dei complici. E, dopo una serie di riscontri e di pedinamenti, i poliziotti hanno bussato alla porta di casa Bovi sulla via Emilia. Ed appena entrati nell’abitazione dove stavano dormendo lo stesso Bovi e Semprini, in un’altra stanza, nella cucina soggiorno, sopra il piano-lavoro gli agenti hanno notato, in bella vista, due mezzi panetti di hashish, da 46 e 30 grammi. In totale gli agenti, dopo la perquisizione, hanno sequestrato 103 grammi di hashish, un grammo e mezzo di cocaina, 7, 1 di marijuana e le 17 piantine che si trovavano nella piccola serra allestita in casa. Ai due ragazzi i poliziotti hanno anche sequestrato più di 900 euro e fogli di appunti con i nominativi degli acquirenti e relativi importi. Così ai polsi dei due giovani riminesi sono scattate le manette, come disposto dal pubblico ministero Davide Ercolani che sta coordinando le indagini, per il reato di detenzione allo scopo di spaccio di sostanze stupefacenti. I due riminesi, che si trovano nelle celle di sicurezza della Questura, compariranno questa mattina davanti al giudice per la direttissima.
Esattamente come era accaduto al loro amico, E. M., sabato mattina. Il Resto del Carlino