Rimini. Comitato Residenti Rione Clodio: “Valuteremo”, il no di fatto dell’Amministrazione Comunale ai problemi del Rione Clodio: la risposta che ancora manca e le valutazioni su questo modus operandi che ne derivano

Lunedì 16 giugno siamo stati ricevuti dall’Assessore Morolli. L’aspettativa era quella di ricevere finalmente risposte concrete e costruttive alle istanze formulate nel precedente incontro di tre mesi fa, al fine di porre un rimedio quantomeno parziale al caos in cui versa il primo tratto di Corso D’Augusto e ai ben noti problemi di viabilità che affliggono il Rione Clodio fin dall’ottobre 2019. Prima fra tutte, e tutt’altro che nuova, la richiesta di estendere la Ztl ad alcune ore durante il giorno. Una richiesta, va sottolineato, oggettivamente assai contenuta rispetto alle iniziali ipotesi realmente risolutive, quali la costruzione di un tunnel o di un ponte alternativo.
Un’accoglienza ostile ha introdotto divagazioni, contraddizioni, presunti ostacoli che hanno perso ogni credibilità. Un generico “valuteremo” è tutto quello che resta alla luce dell’assoluta inconsistenza dei motivi di un rifiuto che è ormai al di là di qualsivoglia ragionevole giustificazione.
Dopo il tormentato iter per l’attivazione delle telecamere, di inaudita lunghezza per come è stato gestito, con la rinuncia al rifacimento del Mercato coperto è caduta ora anche quella che, in una delibera di Giunta del 29/11/2022, veniva presentata come causa dell’impossibilità, segnatamente ‘in un periodo transitorio’, di introdurre restrizioni al traffico veicolare di via Ducale. Né hanno più alcun valore la risposta positiva alla richiesta di ampliamento della Ztl data dagli Assessori Magrini e Morolli in un incontro pubblico del gennaio scorso, o precedenti dichiarazioni, come l’affermazione nel 2020 della ex Assessora Frisoni che “è impensabile utilizzare via Ducale se non per un breve periodo”, o quando era la Vice Sindaca Bellini in campagna elettorale a dire “mi impegno a farmi carico di questo problema”.
Nel corso dell’incontro si arriva addirittura a dover confutare l’asserzione dell’Assessore Morolli che ogni variazione di orario delle Ztl debba essere autorizzata dal MIT, mentre è certo che basta una semplice delibera della Giunta. Altrettanto ‘erronea’ è la risposta negativa data alla nostra richiesta di rivedere la concessione di ben 30 accessi al mese per ciascun titolare di permesso, per sostenere la quale viene impropriamente citata Bologna dove vigono invece criteri assai più restrittivi, come peraltro in qualsiasi altro luogo in Regione. E che dire poi della dichiarazione che “tanto basta la Ztl notturna a far sì che i mezzi non passino neanche di giorno”? Tutto è difficile, anche il ripristino dei fittoni all’inizio di Via Ducale, a protezione dei passanti, o l’eventuale cambio di segnaletica in caso di ampliamento degli orari di Ztl, e naturalmente non basta dire che saremmo disposti ad attendere il tempo necessario a tale sostituzione per ricevere un assenso. Per contro, l’attuale Amministrazione Comunale non ha certo esitato a superare altri ben più importanti ostacoli: basti ricordare che pur di spostare il traffico su vie del centro storico inadatte a sostenerlo e assai al di là del previsto e promesso periodo limitato, è disinvoltamente passata sopra anche alla classificazione del tratto di via Ducale da via Cavalieri a via Clodia in classe F – LOCALI, vale a dire strade in cui il transito dovrebbe essere permesso in via esclusiva ai residenti.
Ma sopra ogni cosa è inquietante la mancanza di risposta al nostro interrogativo su tanto incredibile ostracismo, e cioè che quantomeno non esista una preclusione pregiudizievole, una presa di posizione negativa a-priori all’ampliamento degli orari di Ztl. Nel silenzio che segue, non può che riecheggiare quel sorprendente “cosa vi ricevo a fare tanto io non cambio idea” con cui il Sindaco fin da buon principio ha chiuso le porte al confronto e alla ricerca di soluzioni.
A fronte del rifiuto di fatto finora opposto alle nostre richieste al di là di ogni ragionevole motivazione, si impongono allora altri quesiti, che riguardano tutti i concittadini, perché a questo punto la questione del Corso d’Augusto/Rione è un simbolo, l’emblema di un modo di governare. Viene da chiedersi quale affidamento si può fare su questa Amministrazione per la risoluzione della complessità dei gravi problemi della viabilità cittadina – complessità dietro la quale, quando tutto manca, si trincerano – se non viene preso neppure qualche semplice provvedimento a costo praticamente zero per ridurre una situazione caotica nonché ingiusta. A monte, le domande diventano: ma che tipo di modus operandi è quello del Sindaco per il momento in carica? Quale reale capacità o volontà di dialogo con i cittadini possiede, al di là degli slogan elettorali? E quale fiducia si può riporre nelle dichiarazioni e nelle promesse dei rappresentanti istituzionali, quale valore hanno incontri con una Giunta che rischiano di ridurre quello stesso dialogo con le Istituzioni locali a un vuoto e insensato teatrino, dove si recita un copione già scritto e magari dettato da un approccio pregiudizialmente orientato? Ma ancora: sono questi i presupposti, piuttosto lontani dai principi teorici di ascolto, equità, rispetto dei diritti di tutti e attenzione all’ambiente e ai bisogni dei cittadini, che il PD riminese vuole, o vorrà, continuare a sostenere?
Per ora la certezza è di essere stati presi in giro ancora una volta. Per il resto anche noi, con i riminesi tutti, “valuteremo”. Magari mentre anche l’attuale Sindaco pro-tempore e i suoi Assessori qualche domanda non farebbero male a cominciare a porsela, davanti al proliferare di comitati, alla richiesta di distacco dei Viserbesi, alla disaffezione al voto dei riminesi.
COMITATO RESIDENTI RIONE CLODIO