Li hanno portati fuori dalla questura l’altra sera poco dopo le 21, tra le grida dei compagni dei centri sociali che per ore hanno assediato Corso d’Augusto invocandone la liberazione. Mattia Maggioli, 31 anni, residente a Morciano, e Gianluca Salvatore Capozio, 28, pesarese, si trovano ora agli arresti domiciliari con le accuse di lesioni e resistenza. Questa mattina verranno processati per direttissima.
Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della Digos, non ci sono dubbi sulla dinamica dell’aggressione alla poliziotta, che ha riportato 25 giorni di prognosi, e al collega corso in suo aiuto (tre giorni). Protagonisti principali, Maggioli e Capozio, quest’ultimo sarebbe stato addirittura bloccato proprio mentre stava ancora mordendo il braccio dell’agente. I due sono stati ammanettati dopo una breve colluttazione,mentre intorno i compagni sparavano bombe carta per seminare il panico e tentare di unirsi agli altri che erano dall’altra parte. Per un momento piazza Tre Martiri è stata sull’orlo della guerriglia, ma polizia e carabinieri sono riusciti a evitare il peggio, nonostante i centri sociali fossero quasi riusciti a sfondare da via Mentana. Sia il morcianese che il pesarese sono già conosciuti agli investigatori della Digos, essendo rimasti coinvolti in fatti analoghi. Apparterebbero entrambi alla rete antifascista della Valconca e di Rimini, ma non sembra che siano mai andati oltre i confini di Romagna e Marche. Secondo gli inquirenti, nelle fila dei centri sociali che sabato scorso hanno scatenato un putiferio, c’erano però anche alcuni giovani ultrà del Rimini. Altre facce conosciute, e in queste ore la polizia sta cercando di identificare tutti quelli che hanno dato vita alla manifestazione che non era stata autorizzata. Compresa quella che si è tenuta per ore sotto la questura, per protestare contro l’arresto dei compagni, accompagnata da cori e fumogeni. E saranno le riprese video fatte dagli investigatori a dare un nome e un cognome alla maggior parte dei partecipanti che rischiano una denuncia.
I due giovani arrestati compariranno questa mattina davanti al giudice per essere processati per direttissima. E non è escluso che ad accompagnargli ci possa essere anche un nutrito gruppo di ‘supporter’ che potrebbero creare qualche problema. C’è da aspettarsi quindi che anche via Carlo Alberto Dalla Chiesa vedrà lo schieramento delle forze dell’ordine per evitare brutte sorprese. Il Resto del Carlino
