Rimini. Comprano la casa dei sogni, il costruttore fugge con le caparre

rimini arco di augustoDA ANNI sognavano di comprarsi una villetta a schiera, la casa dei loro sogni, sulle colline del Riminese. E quattro anni fa erano convinti di averla finalmente trovata. Così cinque coppie di Rimini, Riccione e Misano si erano rivolte direttamente ad un’azienda costruttrice che aveva presentato loro il progetto, prima su carta, di queste nuove villette a schiera.
E L’IDEA li aveva talmente conquistati che una coppia di trentenni di Riccione e Rimini (assistiti adesso dall’avvocato Stefano Caroli) il 18 novembre del 2010 aveva stipulato in contratto preliminare di acquisto di una villetta a schiera con una Srl versando 30mila euro di caparra.
AI GIOVANI coniugi, sposi novelli, il costruttore, un 43enne del nord Italia, ma abitante in Riviera, aveva contestualmente rilasciato una fideiussione da 30mila euro, fideiussione emessa da una società a garanzia in caso di inadempienza contrattuale.
E SULLE loro orme altre quattro coppie del Riminese avevano seguito la medesima procedura: avevano scelto la loro villetta, siglato un preliminare di acquisto, versando la caparra e ricevendo, a loro volta, la fideiussione.
QUALCHE famiglia aveva lasciato in deposito 30mila euro, qualcun’altra era arrivata fino a 60mila, calcolando anche le spese per le migliorie aggiuntive. Non avrebbe mai immaginato che dietro l’angolo ci sarebbe stata una vera e propria truffa. I mesi trascorrevano, ma i lavori non andavano avanti.
COSÌ gli acquirenti si sono rivolte al tribunale civile per risolvere il contratto e riavere indietro la caparra.
Il giudice in sede civile ha, quindi, condannato il legale rappresentante della società costruttrice a pagare il doppio della caparra per l’inadempimento contrattuale. Quando però le cinque famiglie (di cui due assistite dall’avvocato Stefano Caroli) hanno tentato di attivare la procedura per riavere indietro il loro denaro, è arrivata la doccia fredda: le fideiussioni erano false. (…) Il Resto del Carlino