Rimini. Comuni con il silenziatore, si allarga il fronte

fuochiSANTARCANGELO è stata tra le primi realtà a vietarli, nel Riminese. Poi sono arrivati tutti gli altri. Oggi nella nostra provincia sono almeno una decina i Comuni che hanno deciso di mettere al bando «botti, petardi» e altri «artifici esplodenti rumorosi», salvando di fatto i classici fuochi d’artificio in cielo e poco altro. In Riviera, invece, per ora non è stato adottato alcun provvedimento per vietare l’uso di materiale pirotecnico. Non esistono ordinanze simili a Rimini, a Riccione, a Misano e a Cattolica. Unica realtà della costa che ha deciso di inserire (e da anni) il divieto dei botti e dei petardi, con tanto di multa – si parte da un minimo di 25 euro – è Bellaria. La cui ordinanza è molto simile a quella adottata da tempo da Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio. Qui, secondo il regolamento di polizia della Valmarecchia, è vietato «l’uso improprio di botti, petardi, artifici esplodenti, fiale puzzolenti, polveri pruriginose e di altri articoli fastidiosi e molesti», nonché «il commercio in formta itinerante di artifici pirotecnici». Sono diversi i paesi della Valmarecchia che hanno fatto, sulla scia di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana, la stessa scelta. Anche nel comune di San Leo il sindaco Mauro Guerra ha firmato un’ordinanza specifica vietando «l’uso di petardi, mortaretti e simili nonché botti, razzi, artifici esplodenti e rumorosi, se non preventivamente autorizzati dall’amministrazione». Le multe, per chi viene ‘beccato’, vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 500.
STESSO IMPORTO delle sanzioni per il Comune di Coriano, che ha fatto molto rumore con la sua prima ordinanza firmata dal sindaco Domenica Spinelli. Dopo la rivolta degli addetti ai lavori, in particolare di Antonio Scarpato, il provvedimento è stato rivisto e corretto, ma resta la sostanza: a Coriano sono vietati «tutti i fuochi d’artificio contenenti cariche a effetto scoppiante (come petardi, razzi, tubi di lancio) all’interno del centro abitato», tranne i giochi pirotecnici «non rumorosi». L’ordinanza è in vigore dal 18 dicembre e sarà valida fino al 6 gennaio. «E’ un’ordinanza – assicura il sindaco Spinelli – perfettamente in linea con le norme nazionali ed europee, al contrario di altri provvedimenti presi da numerosi sindaci nel resto d’Italia».
IN RIVIERA invece il problema non si pone proprio. A parte Bellaria, i sindaci hanno ritenuto di non dover prendere alcun provvedimento. «Il problema dei botti molesti a Capodanno e durante le altre festività è superato ormai da anni – fanno notare dall’amministrazione di Misano – pertanto abbiamo considerato inutile fare un’ordinanza apposita».

Resto del Carlino