RIMINI. CONCESSIONI BALNEARI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CONTRO GNASSI

Dichiarazione-stampa congiunta di Maurizio Rustignoli, Presidente di Fiba-Confesercenti Emilia-Romagna e Simone Battistoni, Presidente di Sib-Confcommercio Emilia-Romagna

Ci ha lasciato assolutamente sbigottiti l’intervento del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, delegato Anci al turismo e demanio marittimo, in audizione alla Camera sulla legge delega di riforma delle concessioni balneari.

E’ grave e inaccettabile che il Sindaco di Rimini intervenga a nome dell’Anci, addirittura a quanto ci risulta, senza un preliminare lavoro di condivisione con tutti i Sindaci della Costa fornendo dichiarazioni intempestive, dannose per la categoria e inopportune in una fase così delicata come quella attuale in cui, finalmente, Governo e Parlamento si stanno impegnando a trovare una soluzione di riordino del nostro settore.

A nessuno servono queste fughe in avanti e a tempo debito il ruolo dei Comuni avrà la propria valorizzazione ma, in questo frangente, è necessario che sia elaborata in tempi adeguati una normativa  seria, che recepisca i principi previsti dallo schema di decreto legge.

Nell’ambito di un confronto ponderato e responsabile il contributo delle nostre Associazioni di categoria, così come quello delle Regioni, appare particolarmente prezioso proprio perché è frutto di una condivisione a monte degli obiettivi da raggiungere.

Ci rassicurano, pertanto, le dichiarazioni del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che confermano, una volta di più, come alla nostra Regione stia a cuore la tutela degli attuali Concessionari balneari.

Riteniamo opportuno un intervento dell’Anci che ristabilisca,in tempi brevi, il rispetto di ruoli e della rappresentatività  delle posizioni di tutti gli Amministratori locali precisando che le normative nazionali non possono essere disattese dalla volontà locale di Sindaci, che in maniera estemporanea pensano di risolvere un problema così complesso a colpi di bandi anticipati. Non si può giocare sulla pelle delle famiglie degli imprenditori balneari.