Rimini. Consigliere Comunale Gioenzo Renzi: “Le responsabilità delle Amministrazioni Comunali per la riscoperta e valorizzazione dell’Anfiteatro Romano”

I sondaggi archeologi nell’area dell’Anfiteatro romano, occupata dal Ceis, secondo il documento degli esperti incaricati dalla Soprintendenza,  sono estremamente difficili, condizionati dalla presenza in superficie delle costruzioni, dai sottoservizi  e dallo svolgimento dell’attività didattica.

Per il momento, quello che vediamo e sappiamo sull’Anfiteatro Romano, lo dobbiamo alla scoperta, con i sondaggi nel 1843-44,  dello storico riminese Luigi Tonini e alla campagna di scavi svolta dal 1926 al 1939 sotto la direzione del Soprintendente alle Antichità Salvatore Aurigemma.

Le Amministrazioni Comunali, in questi 80 anni del dopoguerra hanno le loro responsabilità.

Nel 1946 hanno   consentito, sull’area archeologica tutelata dell’Anfiteatreo romano,  la costruzione delle 13  capanne “temporanee” del Ceis e nei decenni anni successivi  gli edifici in muratura di tre piani.

Successivamente, non sono stati rispettati gli impegni scritti dei sindaci ( Clari e Ceccaroni), nè adempiute le continue richieste delle Soprintendenze di trasferire il Ceis in un’area idonea.

Sono rimaste sulla “carta” le previsioni degli strumenti urbanistici,  PRG, PSC -Rue, Piano Strategico, approvati dalle stesse Amministrazioni, che stabiliscono per l’Anfiteatro Romano “il completamento degli scavi e la valorizzazione dei resti archeologici di epoca romana, attraverso la demolizione degli edifici sovrastanti e la delocalizzazione delle relative funzioni di interesse pubblico”

E’ dal 2000, che presento Mozioni consigliari per la individuazione di  un’area adeguata per  consentire il trasferimento del Ceis, salvaguardando la sua attività e poter procedere con la demolizione delle costruzioni incompatibili con il vincolo monumentale del 1914 sull’area dell’Anfiteatro romano. 

Le struttutre del Ceis, sovrastano per due terzi l’Anfiteatro Romano, impediscono la valorizzazione e la fruizione pubblica, a Riminesi e turisti, di questo Bene Culturale patrimonio della storia della nostra città.

L’Anfiteatro romano sepolto e l’Asilo svizzero, sono inconciliabili: il Ceis può trasferirsi in un’area più adeguata dell’attuale con la ricostruzione   eco-compatibile del villaggio per continuare la attività educativa;la campagna di scavi può riportare alla luce la dimensione  e la struttura originaria del nostro Anfiteatro Romano, con i  suoi 2000 anni di storia .

Dopo 80 di preclusioni ideologiche e di negazionismo, è ora di riportare  alla luce e valorizzare l’Anfiteatro  Romano.

 Gioenzo Renzi 

                                                   Capogruppo consigliare di Fratelli d’Italia